Ricordo di Mauro Marchesi e Rosangela Rosolen
Reggio Emilia: Martedì 25 Ottobre 2022
E' improvvisamente mancato all'affetto dei suoi cari e di noi tutti il Prof. Eugenio Carlo Colucci. Tutti ricordiamo la sua umanità verso il prossimo, dedicando il suo tempo ai più deboli. Sin dalle origini dell'U.N.I.VO.C. di Reggio Emilia in qualità di Presidente, ha sempre dimostrato grande impegno e disponibilità nell'affrontare le problematiche di ogni giorno per andare incontro alle difficoltà degli utenti "non vedenti ed ipovedenti" per favorire un vivere autonomo e sereno. Caro Eugenio sarai sempre nel nostro cuore.
La tua idea del Volontariato era quella più completa che andava al di là del mero aspetto solidaristico: l'essere utile agli altri, gratifica l'animo di chi dona aiuto, mentre il rapporto con le persone contribuisce a rendere tutti migliori. E' con grande tristezza che ti salutiamo, caro amico Eugenio, certi che non sarai dimenticato.
Eri entrato a far parte della nostra vita quotidiana così profondamente, che, ora che non ci sei più, è come se ci mancasse una piccola parte di noi stessi. Grazie, Eugenio, per la serenità e la spensieratezza che ci hai saputo donare nei momenti che abbiamo trascorso insieme.
Abbiamo sempre apprezzato la tua disponibilità e discrezione, il tuo silenzio, la fermezza delle tue decisioni, qualità oggi molto rare. La tua disponibilità, la tua gentilezza, la tua intelligenza, saranno sicuramente di esempio, per un futuro costruttivo della nostra Associazione.
Sincere e sentite condoglianze alla famiglia e, un grande e forte abbraccio a te, carissimo Eugenio. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi.
Ricordo di Claudio Vittorio Calacoci
LETTERA AD EUGENIO
Carissimo Eugenio, oggi è il 25 ottobre e tra due giorni sarebbe stato il tuo compleanno, ma tu hai deciso di farci un bello scherzo precedendoci nella casa del Signore.
Come al solito hai voluto fare di testa tua, ma sappi che hai lasciato un vuoto incolmabile e molte lacrime sono scese dagli occhi delle persone che ti vogliono bene.
Sei stato Professore, e da tutti ti facevi chiamare, semplicemente, Eugenio. Nel 1999, insieme a un gruppo di amici volontari, hai costituito l’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi di Reggio Emilia e immediatamente ti hanno eletto Presidente, rinnovandoti la carica per tutti questi anni, manifestandoti stima e fiducia incondizionata per gli obiettivi raggiunti.
Dal mese di aprile 2007 e per oltre dieci anni sei stato anche componente della Direzione Nazionale U.N.I.Vo.C., distinguendoti per l’eccellente lavoro svolto, quale competente territoriale dell’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi, per le regioni del Nord Italia e per le quali sei stato un preciso punto di riferimento.
Io ho avuto la fortuna di conoscerti nel lontano 1999, quando mi invitasti all’assemblea costituente dell’Univoc, da allora sono testimone di tutto quello che hai realizzato a favore dei non vedenti e ipovedenti della tua provincia e non solo.
Carissimo Eugenio hai fatta tantissima strada da allora, e se fino ad oggi molte persone hanno “Ricevuto la necessaria Attenzione” è stato grazie al tuo spirito di abnegazione e ostinazione, raggiungendo obiettivi di grande valenza sociale. Hai dedicato gran parte della tua vita a favore dei ciechi e degli ipovedenti perseguendo tutto quello che era possibile fare in termini di servizi per i disabili visivi.
Hai creato da ZERO un’associazione di volontariato, facendola diventare una fucina di idee e di servizi, quali accompagnamenti, attività culturali, attività sportive, attività di formazione, attività ludiche e ricreative, attività per soggiorni estivi, attività per gite turistiche, attività editoriali, attività di servizio civile universale e tante, tante altre attività dedicate al benessere sociale delle persone con minorazioni visive.
Ricordo ancora quando hai organizzato, sui cieli di Reggio Emilia, presso il campo volo, il lancio in tandem con il paracadute, riscuotendo i complimenti da parte di tutti i partecipanti, provenienti da diverse parti d’Italia e attirando anche le attenzioni della stampa e della TV Regionale emiliana, oltre alla gradita presenza dell’allora Sindaco Del Rio. Ricordo ancora che quella manifestazione rimase nel cuore e nelle menti di tutti, con grande partecipazione di affetto nei tuoi confronti.
Oggi lasci ai tuoi collaboratori più stretti un’eredità pesante, ma che vale la pena continuare a svolgere per non vanificare quanto tu hai fatto. Sono certo che altre persone della tua associazione raccoglieranno la sfida che hai lasciato e, nella tua continuità, sapranno cogliere i frutti che hai seminato.
Carissimo Eugenio, adesso è arrivato il momento di salutarti, ma non prima di pregarti di vegliare, da lassù, sulle persone che ami.
Un grande affettuoso abbraccio