Dietro il Sipario Luglio 2023 Anno 20 numero 7 Periodico mensile di informazione e cultura a cura dell’U.N.I.Vo.C Sezione di Reggio Emilia Mensile realizzato in: Stampa in caratteri tipografici, CD in testo e audio, Stampa Braille e Stampa ingrandita. Mensile inviato ai Soci; alle Asl, agli Organi Istituzionali dello Stato; agli Enti Locali; alle strutture u.i.c., alle strutture U.N.I.Vo.C, Enti, Associazioni Varie e quanti ne fanno richiesta. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non vengono restituiti. Per motivi tipografici, gli articoli possono essere adattati a dimensioni ottimali per la rivista. Gli articoli pubblicati rispecchiano l’esclusivo pensiero degli autori. Direttore Responsabile: Giuseppe Lateano Direzione, redazione ed amministrazione: Reggio Emilia, Via del Consorzio 6/D, Tel 0522 430745 fax 0522 430745 – telefono 0522 435108 e-mail: univocre@virgilio.it Sito web: www.univocre.it Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia: n 1113 del 13 gennaio 2004 Stampa in caratteri tipografici, ingrandita e braille: Blu Società Cooperativa Sociale Contrada San Nicola snc - 87042 Altomonte (Cs) UFFICI: Via A. Grandi 47 - 42027 Montecchio Emilia (Re) Tel. 0522 865706 email: info@coopblu.it web: www.coopblu.it pec: blu@pec.coopblu.it U.N.I.Vo.C. , Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Provinciale di Reggio Emilia Sede legale ed operativa: Via del Consorzio 6/D -. 42121 Reggio Emilia telefono e fax 0522 430745 - telefono 0522 435108 La rivista usufruisce dei contributi a sostegno dell'editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti ai sensi del D.L. 23/10/1996, n. 542, convertito in Legge 649 del 23/12/96 – D.M. 70 del 15/05/2017 5 per mille Caro amico, cara amica, Se credi nei valori della solidarietà, dacci una mano! Cinque per mille in favore di U.N.I.Vo.C. – ODV Unione Nazionale Italiana volontari Pro Ciechi Tel. e fax 0522-430745 E-mail: univocre@virgilio.it Sito Web:www.univocre.it Esercitare il tuo diritto alla solidarietà non ti costa nulla! Con la tua firma lo Stato destinerà il 5 per mille a U.N.I.Vo.C. Scrivi nell’apposito spazio della tua dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 91090120352 Tale scelta non determina maggiori imposte da pagare ma è un prezioso gesto a sostegno dell’associazione! Cordiali saluti. Il Presidente Silvano Strolin Avviso ai volontari U.N.I.Vo.C. Si invitano i nostri volontari a voler pagare la quota associativa dell’U.N.I.Vo.C. per l’anno 2023 di euro 5,00 annuali. Il Presidente Silvano Strolin LE NOSTRE CONVENZIONI 1. Convenzione A.C.L.I. per dichiarazione dei redditi 2. XVII soggiorno climatico marino 2023 3. Convenzione con l’albergo Union di Riccione 4. Convenzione con l’Ambulatorio Veterinario Belvedere 1. Convenzione A.C.L.I con U.N.I.Vo.C CAF ACLI SRL, con sede legale in Roma, Via G. Marcora 18/20 Codice Fiscale e Partita Iva n°04490821008, n. iscrizione albo CAF 00035, qui rappresentata da Paolo Conti, in qualità di Direttore Generale; Premesso che CAF ACLI SRL fornisce i propri servizi di assistenza fiscale a tariffe convenzionate, nel rispetto dei dettami delle vigenti disposizioni normative per quanto concerne la correttezza dei dati inseriti e la tutela della privacy. Per i servizi oggetto della presente convenzione esiste una regolare copertura assicurativa per tutte le tipologie di errore imputabili a CAF ACLI. CAF ACLI svolge la propria attività di Assistenza Fiscale, su tutto il territorio italiano attraverso le proprie società convenzionate (Acli Service). I servizi compresi nella presente convenzione sono: 1)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730; 2)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. UnicoPF e Quadri Aggiuntivi; 3)Consulenza su adempimenti IMU/TASI; 4)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 5)Redazione Mod. Red/Invciv; 6)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 7)Assistenza dichiarazione di Successione. Ciò premesso si conviene e stipula relativamente ai servizi offerti quanto segue: -I servizi erogati a carico degli associati che aderiscono al servizio di assistenza fiscale Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730 o Mod. Unico PF Il servizio prevede la consulenza, l’elaborazione e la stampa della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 con comunicazione al contribuente del risultato contabile; contestualmente verrà archiviata digitalmente una copia della documentazione necessaria per l’apposizione del Visto di Conformità, in ottemperanza alla normativa vigente. Le pratiche verranno elaborate e stampate, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati. L’erogazione del servizio potrà essere fornita presso la sede di Reggio Emilia di via Montefiorino 10/1 II.SERVIZI EROGATI ESCLUSIVAMENTE PRESSO GLI UFFICI DELLE SOCIETA’ CONVENZIONATE A CARICO DELL’ASSOCIATO CON TARIFFE AGEVOLATE 1) Adempimenti IMU/TASI Il servizio prevede il calcolo dell’Imposta Municipale Unica (IMU), della Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) e la relativa compilazione del modello F24 di pagamento delle imposte, l’elaborazione di Dichiarazioni o Comunicazioni ai fini IMU/TASI e il calcolo dei ravvedimenti operosi. Le pratiche verranno elaborate e stampate su richiesta del contribuente, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati da un incaricato della società indipendentemente dalla predisposizione o meno della dichiarazione dei redditi da parte di CAF ACLI. 1) Elaborazione ISEE e servizi correlati (*Gratuito) Il servizio prevede l’elaborazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, utile per il rilascio dell’Attestazione ISEE, in seguito alla presentazione di specifica documentazione. 2) Mod. Red/Invciv (*Gratuito) Il servizio prevede l’assistenza e l’invio telematico all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) di tali pratiche, personali o di propri familiari. 3) Adempimenti Contratti di Locazione Il servizio prevede la consulenza, l’assistenza per la stesura, l’analisi e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate dei Contratti di Locazione (sia già esistenti, che di nuova redazione) e i relativi adempimenti. 4) Assistenza dichiarazione di Successione Il servizio prevede il supporto agli eredi per l’elaborazione e la presentazione formale della Dichiarazione di Successione, nonché di tutti gli adempimenti correlati alla predisposizione della stessa. Per accedere ai servizi erogati presso i singoli uffici delle società convenzionate, sarà necessario fissare un appuntamento chiamando la sede presente sul sito http://www.caf.acli.it/dove-siamo.html. MODALITÀ DI PAGAMENTO E COMPENSI I compensi relativi alle prestazioni presenti alla Sezione I: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico del dipendente della Società che stipula il presente accordo. Il pagamento andrà effettuato immediatamente al termine dell’erogazione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni forniti da Caf Acli: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico dell’associato univoc e la prestazione verrà regolata al momento della conclusione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni alla Sezione III: 1)Adempimenti IMU/TASI; 2)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 3)Redazione Mod. Red/Invciv; 4)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 5)Assistenza e compilazione Dichiarazione di Successione; sono a completo carico dell’utente ed il pagamento della prestazione andrà da questi effettuato a conclusione della prestazione a mezzo contanti, bancomat, assegno. I compensi relativi alle prestazioni oggetto della presente convenzione, sono espressamente indicati nella tabella denominata “ALLEGATO 1 – COMPENSI”. La convenzione ha durata di 1 anno e si intenderà concluso in data 31 Dicembre 2019, salvo la possibilità delle parti di prorogare ovvero disdire il contratto preventivamente a mezzo comunicazione via pec a cafacli@pec.caf.acli.it. Nel caso di aggiornamento dei compensi CAF ACLI invierà almeno 30 giorni prima della suddetta scadenza l’eventuale nuovo “ALLEGATO 1 – COMPENSI” che la società dovrà restituire debitamente firmato per accettazione entro il 31 dicembre. In caso contrario la convenzione si riterrà risolta di diritto. I corrispettivi per i servizi alla Sezione I e II: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 2)Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF sono i seguenti: 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 singola; 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 fatto in modalità OnLine; 60,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 congiunta; 45,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione UNICO PF; 10,00 € (iva inclusa) per ogni Quadro Aggiuntivo (AC-RM-RT-RW); 12,00 € (iva inclusa) l’elaborazione del calcolo Imu e Tasi; A partire da 300,00 € per la Dichiarazione di Successione; A partire da 70,00 € per la redazione del contratto di locazione. P. CAF ACLI SRL 2. Diciassettesimo soggiorno climatico marino 2023 (dal 26 maggio al 17 settembre) L’U.N.I.Vo.C. sezione di Reggio Emilia organizza anche quest’anno il 17° soggiorno climatico marino presso l’Hotel Mariù e Murano di Rivazzurra di Rimini, per un gruppo di 60/70 partecipanti. Al soggiorno possono partecipare i non vedenti ed i loro familiari ed i volontari U.N.I.Vo.C e loro familiari. Con sistemazione in camere doppie e/o matrimoniali, anche quest’anno siamo riusciti a contenere la retta giornaliera a: € 64,00 per persona in camera doppia dal 30 Giugno al 4 Agosto € 56,00 per persona in camera doppia dal 27 Agosto al 2 Settembre € 48,00 per persona in camera doppia dal 3 Settembre al 17 Settembre Per il terzo letto aggiunto sconto dal 10 al 30%. Per camera doppia uso singola è applicata una maggiorazione da € 10,00 ai € 12,00 al giorno. Aria condizionata supplemento di €4,00 per camera al giorno. I suddetti prezzi si intendono per una permanenza minima di 7 notti con trattamento in formula all-inclusive: -Ogni domenica aperitivo offerto in giardino alle ore 12,00 con stuzzichini -Prima colazione buffet (servito) dolce e salato -Pranzo sempre con menù a scelta tra carne o pesce, composto da primo, secondo con contorno e dolce + ad ogni pranzo è presente il buffet di insalate miste. -Cena sempre con menù a scelta composto da primo, secondo con contorno e dolce + ogni sera gran buffet di antipasti e verdure. -Bevande comprese (acqua, vino, coca cola e aranciata) -Uso gratuito di cassetta di sicurezza e TV in camera. -Servizio in spiaggia con ombrellone e lettino presso la Golden Beach. Per ottenere le tariffe sopracitate le prenotazioni dovranno pervenire ESCLUSIVAMENTE presso sezione U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia tel. 0522/430745 entro e non oltre il 10 Maggio p.v. a seguito di una caparra confirmatoria di €50,00 per persona, da versare sul c/c postale n. 24041584 intestato a U.N.I.Vo.C. – ODV – Via del Consorzio n. 6/D – 42121 Reggio Emilia. Saldo al termine del soggiorno direttamente all’albergatore. È ORA DI RIPARTIRE!! VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!! N.B: 1- dalla quota di partecipazione è esclusa la tassa di soggiorno del comune di Rimini; 2- il pernottamento e la prima colazione saranno all’Hotel Murano mentre il pranzo e la cena saranno serviti presso la sala ristorante dell’Hotel Mariù (le due strutture sono parallele); 3- Si prega agli interessati di prenotarsi il prima possibile dato le disponibilità ristrette; 4- Si possono richiedere preventivi anche per amici e conoscenti, la struttura vi formulerà la migliore offerta possibile. 3. Convenzione con l’albergo Union di Riccione I prezzi si devono intendere a persona in camera doppia al giorno comprensivi di pensione completa con bevande ai pasti (acqua e vino della casa) ingresso al Parco perle d'acqua. 01 luglio - 04 agosto € 69,00 05 agosto - 18 agosto € 75,00 19 agosto - 25 agosto € 58,00 26 agosto - 08 settembre € 53,00 09 settembre -09 ottobre € 48,00 Supplemento singola euro 12,00 al giorno Servizio spiaggia non incluso a carico Sulle tariffe spiaggia convenzionati (spiaggia n. 41) verrà accordato uno sconto del 15%. Cordiali saluti Pasquale Carbone – Ricevimento NOTA BENE: i non vedenti che hanno interesse a partecipare alla succitata convenzione devono fare le prenotazioni direttamente all’albergatore chiedendo del sig. Pasquale Carbone telefonando al numero 0541/602439 o spedendo una mail a info@hotelunionriccione.com. 4. Convenzione con l’Ambulatorio Veterinario Belvedere Su proposta della Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi – onlus odv Sez. Provinciale di Reggio Emilia, Via Del Consorzio 6/D, nella persona del suo Presidente Sig. Silvano Strolin, l’Ambulatorio Veterinario Belvedere, Via P. Bembo 10-12 42123 Reggio Emilia accetta di aderire a una convenzione che riguarda tutti i non vedenti e i gravi ipovedenti certificati. La convenzione che prevede uno sconto del 25% sui costi delle prestazioni dell’Ambulatorio Veterinario Belvedere si applica anche ai volontari associati a U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia. Per quanto riguarda gli ipovedenti gravi che richiedano prestazioni, dovranno presentarsi con la certificazione di disabilità, non richiesta per i ciechi assoluti. Per quanto riguarda i volontari associati a U.N.I.Vo.C di Reggio Emilia, dovranno presentarsi con un documento che certifichi l’affiliazione. In entrambi i casi, è consentita l’autocertificazione. La convenzione in oggetto ha una durata di un anno, trascorso il quale potrà essere rinnovata con una semplice e mail scambiata dalle parti un mese prima della scadenza. La convenzione può essere disdetta da entrambe le parti in qualunque momento e per qualunque motivo con il preavviso di un mese tramite raccomandata o pec. Per semplice informazione di U.N.I.Vo.C e di chi chiedesse prestazioni in convenzione s’informa che l’Ambulatorio Veterinario Belvedere effettua prestazioni anche su animali “esotici” (conigli, uccelli, roditori, tartarughe ecc.) solo su appuntamento e che ha attivo un servizio di reperibilità per urgenze fuori orario che risponde al numero 340 5201815 Per Ambulatorio Veterinario Belvedere Dr. Oscar Grazioli (responsabile rapporti con UNIVoC) Dr.ssa Loredana Broggi (legale rappresentante) Per U.N.I.Vo.C Reggio Emilia Il Presidente Silvano Strolin Premio Nazionale di poesia “Giglio poetico” 2023 Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Territoriale di Firenze indice la terza edizione del Concorso letterario Nazionale (“Giglio Poetico” 2023) in ricordo del Professor Giancarlo Guerri. Il premio è nato con l’intento di dare visibilità all’operare dei disabili visivi e alla loro capacità d’integrarsi nel lavoro con gli altri. Il concorso è articolato in un’unica sezione di poesia a tema libero. Il Premio è aperto a tutti coloro che hanno un'età superiore ai 18 anni indipendentemente dalla situazione visiva. Si può partecipare inviando numero uno o due composizioni inedite e non premiate in altri Concorsi, in allegato, per posta elettronica all’indirizzo: premiodipoesia@uicifirenze.it compilando la seguente scheda di iscrizione segnalando le generalità, indirizzo e recapito telefonico, entro e non oltre il 15 ottobre 2023. La quota di iscrizione è di Euro 20 (per ogni concorrente), da versare tramite bonifico al seguente codice Iban (IT33 K 03069 09606 100000064099) o bollettino di conto corrente postale numero 16327504 intestato a Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Firenze, causale Premio “Giglio Poetico” 2023 La ricevuta del pagamento va inoltrata con l'invio delle poesie. I premi sono: • Euro 1000 con targa ricordo al primo classificato, • Euro 600 al secondo, • Euro 300 al terzo, con suddivisione del premio stabilito in caso di ex-aequo. La giuria del premio ha il compito di eleggere 15 finalisti, che verranno avvisati almeno 15 giorni prima per poter essere presenti alla cerimonia di premiazione che si terrà presso il Circolo Baragli in via Antonio Cocchi 17 a Firenze, sabato 2 dicembre dove dovranno declamare la propria composizione o delegare ad altri la lettura. Per ulteriori informazioni telefonare a: 335-323971 o 373-7730115 Privacy: Partecipando al concorso il concorrente, ai sensi dell’art. 13 D.L. 196/2003 e successive modifiche, in ottemperanza al Gdpr regolamento U.E. 679 del 2016, acconsente all’utilizzo e al trattamento dei suoi dati da parte dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Firenze ai fini di tutto ciò che concerne i concorsi organizzati dall’Associazione (compresi servizi fotografici nel giorno della Premiazione) e alla corrispondenza anche elettronica fra l’Associazione e concorrente. Ogni concorrente può chiedere la cancellazione dei propri dati, fermo restando che, se tale richiesta è effettuata prima della conclusione del concorso, ciò renderà impossibile la partecipazione al concorso stesso. La partecipazione al concorso implica la piena accettazione di tutte le indicazioni del presente bando. L’autore con la partecipazione solleva gli organizzatori da qualsiasi responsabilità. Al termine del concorso gli elaborati non verranno restituiti. Le opere dei partecipanti rimarranno proprietà intellettuale dell’Autore. Con l’iscrizione al presente concorso ogni partecipante rilascia ampia liberatoria per la diffusione di immagini proprie e testi personali, qualora pubblicati o inseriti su internet, senza richiedere, né ora né mai, compenso di alcun genere. Consente che i dati personali sensibili acquisiti siano conservati e trattati nel rispetto del D.Lgs.196/2003. Scheda di iscrizione Nome: _____________________ Cognome: __________________ Via: _______________________ Civico: ____________________ C.A.P.: ____________________. Città: ______________________ Provincia: ___________________ Tel: _______________________ Cell.: _______________________ Email: _____________________ Data di nascita: ______________ Titolo poesia/e: ___________________________________________ Accetto che ai sensi del Regolamento Ue 2016-679, i miei dati siano utilizzati ai soli fini promozionali. In qualsiasi momento potrò richiederne l’aggiornamento e/o la cancellazione. (In caso di iscrizione operata da soggetto diverso dall’autore, lo stesso dichiara – sotto la propria responsabilità – di possedere idonea autorizzazione dell’avente diritto e di non ledere diritti di terzi). Tratto da Comunicato UICI n. 49 L’aliquota agevolata per i sussidi tecnici e informatici L’aliquota Iva agevolata al 4% (anziché quella ordinaria del 22%) si applica anche per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità di cui all’articolo 3 della legge n. 104/1992 Si applica l’aliquota Iva agevolata del 4% (anziché quella ordinaria del 22%) per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento delle persone con disabilità. Sono soggetti ad Iva agevolata del 4% ad esempio: ? servoscala e altri mezzi simili, che permettono ai soggetti con ridotte o impedite capacità motorie il superamento di barriere architettoniche (tra questi, anche le piattaforme elevatrici, se possiedono le specificità tecniche che le rendono idonee a garantire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie); ? protesi e ausili per menomazioni di tipo funzionale permanenti; ? protesi dentarie, apparecchi di ortopedia e di oculistica; ? apparecchi per facilitare l’audizione ai sordi; ? poltrone e veicoli simili, per inabili e persone con disabilità non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione; ? prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto aventi ad oggetto la realizzazione delle opere per il superamento o l’eliminazione delle barriere architettoniche. Oltre alla detrazione Irpef del 19%, si applica l’aliquota Iva agevolata al 4% (anziché quella ordinaria del 22%) per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità di cui all’articolo 3 della legge n. 104/1992. Rientrano nel beneficio le apparecchiature e i dispositivi basati su tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, sia di comune reperibilità sia appositamente fabbricati. Sono agevolati ad esempio, l’acquisto di un fax, di un modem, di un computer, di un telefono a viva voce, eccetera. Deve trattarsi, comunque, di sussidi da utilizzare a beneficio di persone limitate da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio e per conseguire una delle seguenti finalità: facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione e alla cultura; e assistere la riabilitazione. La documentazione richiesta Per fruire dell’aliquota ridotta la persona con disabilità deve consegnare al venditore, al momento dell’acquisto, copia del certificato attestante l'invalidità funzionale permanente rilasciato dall’azienda sanitaria locale competente o dalla Commissione medica integrata. I certificati che attestano il collegamento funzionale tra il sussidio tecnico-informatico acquistabile con Iva al 4% e la menomazione permanente della persona con disabilità in situazione di gravità (art.3 comma 3 legge 104/92) non hanno scadenza. A partire dal 4 maggio 2021 (data in cui è entrata in vigore la modifica dell’articolo 2, comma 2-bis del decreto Mef del 14 marzo 1998) questo vale anche per il certificato rilasciato dal medico curante. Per quanto riguarda la documentazione necessaria per fruire dell’Iva al 4%, è necessario che le persone con disabilità producano una copia del “certificato attestante l'invalidità funzionale permanente rilasciato dall'azienda sanitaria locale competente o dalla commissione medica integrata”, e nel caso in cui da tale certificato non risulti il collegamento funzionale, il successivo comma 2-bis stabilisce che la certificazione da esibire al momento dell’acquisto possa essere redatta dal medico curante. In seguito alle recenti modifiche normative, le certificazioni rilasciate dalle commissioni mediche integrate dovrebbero contenere anche i requisiti necessari per fruire delle agevolazioni fiscali legate all’acquisto dei sussidi ma tale collegamento non è previsto nei certificati rilasciati dalla Asl che, di conseguenza, devono essere integrati attraverso una copia della certificazione rilasciata dal medico curante contenente l’attestazione richiesta per l'accesso al beneficio fiscale. Tale eventualità vale solo per gli acquisti effettuati a far data dal 4 maggio 2021, mentre nel caso in cui il verbale della commissione medica non contenga le indicazioni riguardanti il collegamento funzionale tra menomazione permanente e sussidi tecnici informatici, perché rilasciato in data anteriore alle modifiche apportate all'articolo 2 del decreto 14 marzo 1998, è necessario esibire l'attestazione del medico specialista. Tratto da SuperAbile INAIL, scritto da Barbara Stridi, Marina Sambiagio e Alessandro Acquaviva, Centro Studi Giuridici Handylex Rubriche Storia - Don Milani, il prete disobbediente rivalutato dopo la morte Il 26 giugno 1967 moriva don Milani: ripercorriamo l'esperienza del prete "scomodo" e della sua scuola a Barbiana. Considerato una "testa calda" in vita, la sua figura divenne leggendaria solo dopo la morte. Tanto dileggiato e criticato in vita, quanto elogiato e celebrato da morto: la vicenda di don Lorenzo Milani è uno spaccato dell'Italia e della sua società. Ripercorriamo la sua vita attraverso l'articolo "Il maestro degli ultimi" di Fabio Dalmasso, tratto dagli archivi di Focus Storia. Testa calda. Durante la sua breve vita fu attaccato da una parte della Chiesa (la "ditta", come la chiamava lui) e da quei benpensanti che vedevano in lui un pericoloso agitatore, colpevole di dare la parola agli ultimi e di fornire loro l'unica vera arma in grado di riscattare la loro esistenza: la cultura. Un innovatore che è stato compreso solo anni dopo la sua morte, quando si è capita l'importanza dei suoi insegnamenti e l'influenza del suo pensiero. Scrive Mario Lancisi nel libro Don Milani. Vita di un profeta disobbediente (Terra Santa Edizioni), lui «è stato un prete e un maestro straordinario […] un profeta religioso e civile. E disobbediente». Nato "bene". Secondogenito di Albano Milani, chimico, e Alice Weiss, figlia di una famiglia di ebrei triestini, Lorenzo nacque il 27 maggio 1923 a Firenze. «Siamo agli inizi degli anni Venti», racconta Lancisi. «Anni difficili, carichi di violenza, segnati dalla presa del potere da parte del fascismo con la Marcia su Roma del 18 ottobre 1922». I genitori non vedevano di buon occhio il nuovo governo, anzi. «Detestavano Mussolini e il fascismo», scrive Lancisi. Si prodigarono affinché i figli ricevessero un'educazione tale da stimolare la loro crescita umana e intellettuale. Nel 1930 si trasferirono a Milano, e tre anni dopo, visto il crescente antisemitismo fascista, i tre fratelli – Lorenzo, Adriano (1920-1986) ed Elena (1929-2010) – vennero battezzati. Futuro incerto. Dopo il diploma, i sogni dei genitori di vederlo laureato vennero però delusi dall'annuncio di Lorenzo: "Io all'università non ci vado". Si iscrisse invece all'Accademia di Brera. Con il ritorno a Firenze, nel 1943, arrivarono dubbi e incertezze sul futuro. E soprattutto fu catturato dall'attrazione per il sacro. La curiosità di Lorenzo era irrefrenabile e il bisogno di capire lo spinse a cercare un sacerdote per farsi accompagnare nel suo percorso. A cambiargli la vita fu l'incontro del 4 giugno 1943 con don Raffaele Bensi, che ricordava così quel periodo: "Passò luglio, agosto, settembre. Lorenzo veniva quasi tutti i giorni a trovarmi. Si fece una cultura intensiva di cristianesimo che per lui era una cosa nuovissima". La conversione. Una full immersion religiosa che sfociò nella conversione al cattolicesimo e nella decisione di diventare sacerdote. La scelta non venne accolta bene in famiglia: la madre scoppiò a piangere, entrambi i genitori cercarono di dissuadere il figlio, ma ormai la decisione era presa. Come ricorderà la sorella Elena, "i miei genitori non permisero mai, ma subirono la decisione di Lorenzo". Il 9 novembre 1943 Lorenzo Milani entrò nel seminario di Cestello in Oltrarno, quartiere popolare di San Frediano, a Firenze. Tra inverni gelidi e una fame cronica («La mattina a colazione, accanto alla ciotola, trovavano un pezzo di pane che sarebbe dovuto bastare per l'intera giornata», scrive Lencisi), Lorenzo iniziò a dare i primi segni di quella che sarebbe stata la sua caratteristica principale, cioè l'apparentemente contradditoria dicotomia obbedienza-disobbedienza. Se da un lato non venne mai meno alle regole del seminario, dall'altro non si tirava indietro quando c'era da discutere con i compagni di corso sui temi sociali più attuali. Ma a indispettire Milani era in primo luogo l'ipocrisia della vita del seminario. Una testa calda, insomma, uno studente che non aveva paura di sfidare lo status quo, criticando anche superiori e professori, che non lo sopportavano più. Ma, come spiega Lancisi, «mandarlo via non era possibile perché Lorenzo "era un fanatico dell'osservanza della regola" e i superiori non avevano appigli per rimproverargli alcunché». Primo incarico. Milani venne ordinato sacerdote nel Duomo di Firenze il 13 luglio 1947. Dopo un breve incarico nella parrocchia di Montespertoli, fu cappellano nella vicina San Donato di Calenzano, sempre presso Firenze, come aiuto del vecchio parroco. In questa parrocchia composta da circa 1.200 persone, don Milani sperimentò la distanza tra gli insegnamenti seminaristici e una realtà fatta di «povertà, materiale e culturale» e «mancata, o perduta, cristianizzazione», come sottolinea Giorgio Pecorini nel volume Lorenzo Milani. I Care ancora. Inediti. Lettere, appunti e carte varie (Editrice Missionaria Italiana). Don Milani non era tipo da scoraggiarsi e, inforcata la bicicletta, andava a cercare le anime perdute là dove erano, cioè nelle loro abitazioni, nelle fabbriche e nelle case del popolo. A loro non offriva solo la parola del Vangelo, ma anche un esempio concreto di credibilità con uno stile di vita povero, come quello dei parrocchiani: «Solo così», scrive Lancisi, «sarebbe stato possibile abbattere il muro di diffidenza che li separava dalla Chiesa». Scuola popolare. Il sacerdote capì che alla base delle condizioni di povertà di tanti c'era la mancanza di cultura: «Il suo compito di "evangelizzatore" doveva essere preceduto da quello di "maestro"». Nacque così, in canonica, la scuola serale popolare aperta a operai e contadini. Don Milani era però attento a non mischiare la funzione sociale della cultura con quella pastorale: le persone che don Milani andava a cercare casa per casa, infatti, potevano frequentare la scuola senza alcun obbligo religioso da seguire. Diceva lo stesso don Milani: "Vi prometto davanti a Dio che questa scuola la faccio soltanto per darvi l'istruzione e che vi dirò sempre la verità d'ogni cosa, sia che faccia comodo alla mia ditta (la Chiesa, ndr), sia che le faccia disonore". Relegato in periferia. Una dichiarazione d'intenti alla quale tenne fede e che gli procurò i primi screzi con la curia di Firenze, che vedeva in quel sacerdote un pericoloso sobillatore. Meglio cercare di arginare il suo operato, magari assegnandogli una parrocchia piccola e sperduta come quella di Sant'Andrea a Barbiana, frazione del comune di Vicchio del Mugello (Firenze), «un centinaio d'anime in una manciata di case sparpagliate sulle pendici del monte Giovi, senza strada, senz'acqua, senza luce». E fu lì che don Milani arrivò il 7 dicembre 1954. L'esilio a Barbiana. Il trasferimento apparve agli occhi di tutti come una punizione, un esilio di fatto, per isolare don Milani e, magari, riportarlo sulla retta via. Ma la curia aveva fatto male i suoi conti e, soprattutto, non aveva valutato con il dovuto peso quella già citata combinazione di obbedienza e disobbedienza che caratterizzava l'azione del sacerdote. Lui accettò la "promozione" a priore, ma non rinunciò alla voglia di insegnare. Inizialmente la scuola di Barbiana era serale e le materie svariate, «da come riempire i moduli di un conto corrente alla stesura di un telegramma, dall'aritmetica alla lettura comparata dei giornali». Nel 1956 la scuola serale chiuse i battenti: a Barbiana erano rimaste le famiglie con bambini piccoli e non ancora in età di lavoro. Tutte le altre erano scese in pianura, in cerca di un'occupazione. Don Milani decise quindi di dedicarsi proprio ai più giovani e mise in piedi una scuola di avviamento industriale per chi aveva fatto le elementari. L'aula nella canonica. "Una scuola unica al mondo", ha scritto Michele Gesualdi (1943-2018), uno dei primi sei ragazzi di Barbiana, nel suo libro Don Lorenzo Milani. Lettere (San Paolo Editore), "unica per allievi, per contenuto, per orari, per obiettivi, per metodi, per insegnanti. Una scuola poverissima dove tutto si costruiva giorno per giorno con i ragazzi". Nella canonica, diventata aula, gli studenti più grandi aiutavano quelli più piccoli e quando un ragazzo non comprendeva il significato di una parola doveva interrompere il maestro e farsela spiegare: "Ogni parola che non conosci", diceva don Milani, "è una fregatura in più, è una pedata in più che avrai nella vita". "I Care". Era una scuola moderna, aperta al mondo, dove si affrontavano argomenti di attualità tutti assieme e nella quale le lingue straniere rappresentavano un insegnamento essenziale: «Don Milani teneva molto a mandare i ragazzi all'estero per lavorare e apprendere la lingua. Spesso», sottolinea Lancisi, «passava le serate a convincere i loro genitori a dare il consenso. Spiegava loro che i giovani dovevano imparare almeno tre lingue perché ad aspettarli c'era un mondo sempre più cosmopolita». E alla base di tutto c'era quel motto, I care, affisso alla parete "È il motto intraducibile dei giovani americani. 'Me ne importa, mi sta a cuore'", spiegava don Milani. "L'esatto contrario del motto fascista 'Me ne frego'". In tribunale. I 13 anni a Barbiana furono intensi e produttivi. Nel maggio 1958 don Milani pubblicò Esperienze pastorali, un libro nato a San Donato e nel quale il sacerdote sottolinea l'importanza dell'istruzione come premessa all'evangelizzazione e l'esigenza di una Chiesa missionaria, che deve saper amare i poveri. Ad amareggiare don Milani era soprattutto "il distacco tra il prete e i suoi fedeli. Il sacerdote è visto come un funzionario, un burocrate della fede e dei sacramenti, la cui vita non si incrocia mai con quella dei suoi parrocchiani". Il testo suscitò l'immediata reazione delle alte gerarchie ecclesiastiche, che a dicembre ottennero il ritiro dal commercio del libro per disposizione del Sant'Uffizio, che ne aveva giudicato "inopportuna" la lettura. Ma i guai per don Milani non erano finiti: nel 1965 venne denunciato (assieme al direttore del settimanale Rinascita, Luca Pavolini) per apologia di reato, incitamento alla diserzione e alla disubbidienza militare. La sua colpa? Una lettera in risposta ad alcuni cappellani militari che avevano definito l'obiezione di coscienza (allora non contemplata dalla legge) "estranea al comandamento cristiano dell'amore e espressione di viltà". Per don Milani la coscienza, e non l'obbedienza cieca e assoluta, avrebbe dovuto guidare i cappellani, se volevano essere guide morali dei soldati italiani. Posizioni ribadite nella Lettera ai giudici scritta in occasione del processo, che si concluse con l'assoluzione in primo grado e la condanna in appello. Per don Milani, però, il reato venne dichiarato estinto per "morte del reo", avvenuta il 26 giugno 1967. "Cari ragazzi...". Da tempo don Milani era malato di linfoma di Hodgkin. Ma questo non aveva intaccato la sua voglia di farsi sentire: nel luglio del 1966, assieme ai suoi ragazzi, aveva iniziato la stesura del testo che diventerà il libro Lettera a una professoressa, pubblicato nel maggio 1967. Alla scuola classista che si accanisce contro i poveri e che non garantisce a tutti il diritto al sapere, i ragazzi di Barbiana rispondono con un'idea di istruzione diversa, democratica, aperta all'altro, che mette al primo posto la dignità della persona, che non boccia, ma aiuta chi ha problemi. Un mese dopo l'uscita del libro, don Milani muore nella casa della madre, a Firenze, e viene sepolto a Barbiana, nel piccolo cimitero vicino alla sua parrocchia. "Al funerale", ricorderà Gesualdi, "nessuna autorità religiosa o civile in forma ufficiale […] ma solo i suoi ragazzi e poche altre decine di persone". E proprio agli allievi don Milani dedica il suo ultimo pensiero, il suo testamento spirituale: "Cari ragazzi […] Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto. Un abbraccio, vostro Lorenzo". Tratto da Focus.it