Dietro il Sipario Giugno 2023 Anno 20 numero 6 Periodico mensile di informazione e cultura a cura dell’U.N.I.Vo.C Sezione di Reggio Emilia Mensile realizzato in: Stampa in caratteri tipografici, CD in testo e audio, Stampa Braille e Stampa ingrandita. Mensile inviato ai Soci; alle Asl, agli Organi Istituzionali dello Stato; agli Enti Locali; alle strutture u.i.c., alle strutture U.N.I.Vo.C, Enti, Associazioni Varie e quanti ne fanno richiesta. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non vengono restituiti. Per motivi tipografici, gli articoli possono essere adattati a dimensioni ottimali per la rivista. Gli articoli pubblicati rispecchiano l’esclusivo pensiero degli autori. Direttore Responsabile: Giuseppe Lateano Direzione, redazione ed amministrazione: Reggio Emilia, Via del Consorzio 6/D, Tel 0522 430745 fax 0522 430745 – telefono 0522 435108 e-mail: univocre@virgilio.it Sito web: www.univocre.it Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia: n 1113 del 13 gennaio 2004 Stampa in caratteri tipografici, ingrandita e braille: Blu Società Cooperativa Sociale Contrada San Nicola snc - 87042 ALTOMONTE (CS) UFFICI: Via A. Grandi 47 - 42027 Montecchio Emilia (Re) Tel. 0522 865706 email: info@coopblu.it web: www.coopblu.it pec: blu@pec.coopblu.it U.N.I.Vo.C. , Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Provinciale di Reggio Emilia Sede legale ed operativa: Via del Consorzio 6/D -. 42121 Reggio Emilia telefono e fax 0522 430745 - telefono 0522 435108 La rivista usufruisce dei contributi a sostegno dell'editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti ai sensi del D.L. 23/10/1996, n. 542, convertito in Legge 649 del 23/12/96 – D.M. 70 del 15/05/2017 5 PER MILLE Caro amico, cara amica, Se credi nei valori della solidarietà, dacci una mano! Cinque per mille in favore di U.N.I.Vo.C. – ODV Unione Nazionale Italiana volontari Pro Ciechi Tel. e fax 0522-430745 E-mail: univocre@virgilio.it Sito Web:www.univocre.it Esercitare il tuo diritto alla solidarietà non ti costa nulla! Con la tua firma lo Stato destinerà il 5 per mille a U.N.I.Vo.C. Scrivi nell’apposito spazio della tua dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 91090120352 Tale scelta non determina maggiori imposte da pagare ma è un prezioso gesto a sostegno dell’associazione! Cordiali saluti. Il Presidente Silvano Strolin Avviso ai volontari U.N.I.Vo.C. Si invitano i nostri volontari a voler pagare la quota associativa dell’U.N.I.Vo.C. per l’anno 2023 di euro 5,00 annuali. Il Presidente Silvano Strolin LE NOSTRE CONVENZIONI 1. Convenzione A.C.L.I. per dichiarazione dei redditi 2. XVII soggiorno climatico marino 2023 3. Convenzione con l’albergo Union di Riccione 4. Convenzione con l’Ambulatorio Veterinario Belvedere 1. CONVENZIONE A.C.L.I CON U.N.I.Vo.C CAF ACLI SRL, con sede legale in Roma, Via G. Marcora 18/20 Codice Fiscale e Partita Iva n°04490821008, n. iscrizione albo CAF 00035, qui rappresentata da Paolo Conti, in qualità di Direttore Generale; PREMESSO CHE CAF ACLI SRL fornisce i propri servizi di assistenza fiscale a tariffe convenzionate, nel rispetto dei dettami delle vigenti disposizioni normative per quanto concerne la correttezza dei dati inseriti e la tutela della privacy. Per i servizi oggetto della presente convenzione esiste una regolare copertura assicurativa per tutte le tipologie di errore imputabili a CAF ACLI. CAF ACLI svolge la propria attività di Assistenza Fiscale, su tutto il territorio italiano attraverso le proprie società convenzionate (Acli Service). I SERVIZI COMPRESI NELLA PRESENTE CONVENZIONE SONO: 1)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730; 2)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. UnicoPF e Quadri Aggiuntivi; 3)Consulenza su adempimenti IMU/TASI; 4)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 5)Redazione Mod. Red/Invciv; 6)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 7)Assistenza dichiarazione di Successione. Ciò premesso si conviene e stipula relativamente ai servizi offerti quanto segue: I SERVIZI EROGATI A CARICO DEGLI ASSOCIATI CHE ADERISCONO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730 o Mod. Unico PF Il servizio prevede la consulenza, l’elaborazione e la stampa della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 con comunicazione al contribuente del risultato contabile; contestualmente verrà archiviata digitalmente una copia della documentazione necessaria per l’apposizione del Visto di Conformità, in ottemperanza alla normativa vigente. Le pratiche verranno elaborate e stampate, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati. L’erogazione del servizio potrà essere fornita presso la sede di Reggio Emilia di via Montefiorino 10/1 II.SERVIZI EROGATI ESCLUSIVAMENTE PRESSO GLI UFFICI DELLE SOCIETA’ CONVENZIONATE A CARICO DELL’ASSOCIATO CON TARIFFE AGEVOLATE 1) Adempimenti IMU/TASI Il servizio prevede il calcolo dell’Imposta Municipale Unica (IMU), della Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) e la relativa compilazione del modello F24 di pagamento delle imposte, l’elaborazione di Dichiarazioni o Comunicazioni ai fini IMU/TASI e il calcolo dei ravvedimenti operosi. Le pratiche verranno elaborate e stampate su richiesta del contribuente, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati da un incaricato della società indipendentemente dalla predisposizione o meno della dichiarazione dei redditi da parte di CAF ACLI. 1) Elaborazione ISEE e servizi correlati (*Gratuito) Il servizio prevede l’elaborazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, utile per il rilascio dell’Attestazione ISEE, in seguito alla presentazione di specifica documentazione. 2) Mod. Red/Invciv (*Gratuito) Il servizio prevede l’assistenza e l’invio telematico all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) di tali pratiche, personali o di propri familiari. 3) Adempimenti Contratti di Locazione Il servizio prevede la consulenza, l’assistenza per la stesura, l’analisi e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate dei Contratti di Locazione (sia già esistenti, che di nuova redazione) e i relativi adempimenti. 4) Assistenza dichiarazione di Successione Il servizio prevede il supporto agli eredi per l’elaborazione e la presentazione formale della Dichiarazione di Successione, nonché di tutti gli adempimenti correlati alla predisposizione della stessa. Per accedere ai servizi erogati presso i singoli uffici delle società convenzionate, sarà necessario fissare un appuntamento chiamando la sede presente sul sito http://www.caf.acli.it/dove-siamo.html. MODALITÀ DI PAGAMENTO E COMPENSI I compensi relativi alle prestazioni presenti alla Sezione I: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico del dipendente della Società che stipula il presente accordo. Il pagamento andrà effettuato immediatamente al termine dell’erogazione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni forniti da Caf Acli: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico dell’associato univoc e la prestazione verrà regolata al momento della conclusione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni alla Sezione III: 1)Adempimenti IMU/TASI; 2)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 3)Redazione Mod. Red/Invciv; 4)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 5)Assistenza e compilazione Dichiarazione di Successione; sono a completo carico dell’utente ed il pagamento della prestazione andrà da questi effettuato a conclusione della prestazione a mezzo contanti, bancomat, assegno. I compensi relativi alle prestazioni oggetto della presente convenzione, sono espressamente indicati nella tabella denominata “ALLEGATO 1 – COMPENSI”. La convenzione ha durata di 1 anno e si intenderà concluso in data 31 Dicembre 2019, salvo la possibilità delle parti di prorogare ovvero disdire il contratto preventivamente a mezzo comunicazione via pec a cafacli@pec.caf.acli.it. Nel caso di aggiornamento dei compensi CAF ACLI invierà almeno 30 giorni prima della suddetta scadenza l’eventuale nuovo “ALLEGATO 1 – COMPENSI” che la società dovrà restituire debitamente firmato per accettazione entro il 31 dicembre. In caso contrario la convenzione si riterrà risolta di diritto. I corrispettivi per i servizi alla Sezione I e II: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 2)Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF sono i seguenti: 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 singola; 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 fatto in modalità OnLine; 60,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 congiunta; 45,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione UNICO PF; 10,00 € (iva inclusa) per ogni Quadro Aggiuntivo (AC-RM-RT-RW); 12,00 € (iva inclusa) l’elaborazione del calcolo Imu e Tasi; A partire da 300,00 € per la Dichiarazione di Successione; A partire da 70,00 € per la redazione del contratto di locazione. P. CAF ACLI SRL 2. Diciassettesimo soggiorno climatico marino 2023 (dal 26 maggio al 17 settembre) L’U.N.I.Vo.C. sezione di Reggio Emilia organizza anche quest’anno il 17° soggiorno climatico marino presso l’Hotel Mariù e Murano di Rivazzurra di Rimini, per un gruppo di 60/70 partecipanti. Al soggiorno possono partecipare i non vedenti ed i loro familiari ed i volontari U.N.I.Vo.C e loro familiari. Con sistemazione in camere doppie e/o matrimoniali, anche quest’anno siamo riusciti a contenere la retta giornaliera a: € 48,00 per persona in camera doppia periodo dal 26 Maggio al 9 Giugno € 50,00 per persona in camera doppia dal 10 Giugno al 29 Giugno € 64,00 per persona in camera doppia dal 30 Giugno al 4 Agosto € 56,00 per persona in camera doppia dal 27 Agosto al 2 Settembre € 48,00 per persona in camera doppia dal 3 Settembre al 17 Settembre Per il terzo letto aggiunto sconto dal 10 al 30%. Per camera doppia uso singola è applicata una maggiorazione da € 10,00 ai € 12,00 al giorno. Aria condizionata supplemento di €4,00 per camera al giorno. I suddetti prezzi si intendono per una permanenza minima di 7 notti con trattamento in formula all-inclusive: -Ogni domenica aperitivo offerto in giardino alle ore 12,00 con stuzzichini -Prima colazione buffet (servito) dolce e salato -Pranzo sempre con menù a scelta tra carne o pesce, composto da primo, secondo con contorno e dolce + ad ogni pranzo è presente il buffet di insalate miste. -Cena sempre con menù a scelta composto da primo, secondo con contorno e dolce + ogni sera gran buffet di antipasti e verdure. -Bevande comprese (acqua, vino, coca cola e aranciata) -Uso gratuito di cassetta di sicurezza e TV in camera. -Servizio in spiaggia con ombrellone e lettino presso la Golden Beach. Per ottenere le tariffe sopracitate le prenotazioni dovranno pervenire ESCLUSIVAMENTE presso sezione U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia tel. 0522/430745 entro e non oltre il 10 Maggio p.v. a seguito di una caparra confirmatoria di €50,00 per persona, da versare sul c/c postale n. 24041584 intestato a U.N.I.Vo.C. – ODV – Via del Consorzio n. 6/D – 42121 Reggio Emilia. Saldo al termine del soggiorno direttamente all’albergatore. È ORA DI RIPARTIRE!! VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!! N.B: 1- dalla quota di partecipazione è esclusa la tassa di soggiorno del comune di Rimini; 2- il pernottamento e la prima colazione saranno all’Hotel Murano mentre il pranzo e la cena saranno serviti presso la sala ristorante dell’Hotel Mariù (le due strutture sono parallele); 3- Si prega agli interessati di prenotarsi il prima possibile dato le disponibilità ristrette; 4- Si possono richiedere preventivi anche per amici e conoscenti, la struttura vi formulerà la migliore offerta possibile. 3. Convenzione con l’albergo Union di Riccione I prezzi si devono intendere a persona in camera doppia al giorno comprensivi di pensione completa con bevande ai pasti (acqua e vino della casa) ingresso al Parco perle d'acqua. 29 maggio - 02 giugno € 55,00 03 giugno - 30 giugno € 61,00 01 luglio - 04 agosto € 69,00 05 agosto - 18 agosto € 75,00 19 agosto - 25 agosto € 58,00 26 agosto - 08 settembre € 53,00 09 settembre -09 ottobre € 48,00 Supplemento singola euro 12,00 al giorno Servizio spiaggia non incluso a carico Sulle tariffe spiaggia convenzionati (spiaggia n. 41) verrà accordato uno sconto del 15%. Cordiali saluti Pasquale Carbone – Ricevimento NOTA BENE: i non vedenti che hanno interesse a partecipare alla succitata convenzione devono fare le prenotazioni direttamente all’albergatore chiedendo del sig. Pasquale Carbone telefonando al numero 0541/602439 o spedendo una mail a info@hotelunionriccione.com. 4. Convenzione con l’Ambulatorio Veterinario Belvedere Su proposta della Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi – onlus odv Sez. Provinciale di Reggio Emilia, Via Del Consorzio 6/D, nella persona del suo Presidente Sig. Silvano Strolin, l’Ambulatorio Veterinario Belvedere, Via P. Bembo 10-12 42123 Reggio Emilia accetta di aderire a una convenzione che riguarda tutti i non vedenti e i gravi ipovedenti certificati. La convenzione che prevede uno sconto del 25% sui costi delle prestazioni dell’Ambulatorio Veterinario Belvedere si applica anche ai volontari associati a U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia. Per quanto riguarda gli ipovedenti gravi che richiedano prestazioni, dovranno presentarsi con la certificazione di disabilità, non richiesta per i ciechi assoluti. Per quanto riguarda i volontari associati a U.N.I.Vo.C di Reggio Emilia, dovranno presentarsi con un documento che certifichi l’affiliazione. In entrambi i casi, è consentita l’autocertificazione. La convenzione in oggetto ha una durata di un anno, trascorso il quale potrà essere rinnovata con una semplice e mail scambiata dalle parti un mese prima della scadenza. La convenzione può essere disdetta da entrambe le parti in qualunque momento e per qualunque motivo con il preavviso di un mese tramite raccomandata o pec. Per semplice informazione di U.N.I.Vo.C e di chi chiedesse prestazioni in convenzione s’informa che l’Ambulatorio Veterinario Belvedere effettua prestazioni anche su animali “esotici” (conigli, uccelli, roditori, tartarughe ecc.) solo su appuntamento e che ha attivo un servizio di reperibilità per urgenze fuori orario che risponde al numero 340 5201815 Per Ambulatorio Veterinario Belvedere Dr. Oscar Grazioli (responsabile rapporti con UNIVoC) Dr.ssa Loredana Broggi (legale rappresentante) Per U.N.I.Vo.C Reggio Emilia Il Presidente Silvano Strolin Premio Nazionale di poesia “Giglio poetico” 2023 Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione Territoriale di Firenze indice la terza edizione del Concorso letterario Nazionale (“Giglio Poetico” 2023) in ricordo del Professor Giancarlo Guerri. Il premio è nato con l’intento di dare visibilità all’operare dei disabili visivi e alla loro capacità d’integrarsi nel lavoro con gli altri. Il concorso è articolato in un’unica sezione di poesia a tema libero. Il Premio è aperto a tutti coloro che hanno un'età superiore ai 18 anni indipendentemente dalla situazione visiva. Si può partecipare inviando numero uno o due composizioni inedite e non premiate in altri Concorsi, in allegato, per posta elettronica all’indirizzo: premiodipoesia@uicifirenze.it compilando la seguente scheda di iscrizione segnalando le generalità, indirizzo e recapito telefonico, entro e non oltre il 15 ottobre 2023. La quota di iscrizione è di Euro 20 (per ogni concorrente), da versare tramite bonifico al seguente codice IBAN (IT33 K 03069 09606 100000064099) o bollettino di conto corrente postale numero 16327504 intestato a Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Firenze, causale Premio “Giglio Poetico” 2023 La ricevuta del pagamento va inoltrata con l'invio delle poesie. I premi sono: • Euro 1000 con targa ricordo al primo classificato, • Euro 600 al secondo, • Euro 300 al terzo, con suddivisione del premio stabilito in caso di ex-aequo. La giuria del premio ha il compito di eleggere 15 finalisti, che verranno avvisati almeno 15 giorni prima per poter essere presenti alla cerimonia di premiazione che si terrà presso il Circolo Baragli in via Antonio Cocchi 17 a Firenze, sabato 2 dicembre dove dovranno declamare la propria composizione o delegare ad altri la lettura. Per ulteriori informazioni telefonare a: 335-323971 o 373-7730115 Privacy: Partecipando al concorso il concorrente, ai sensi dell’art. 13 D.L. 196/2003 e successive modifiche, in ottemperanza al GDPR regolamento U.E. 679 del 2016, acconsente all’utilizzo e al trattamento dei suoi dati da parte dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti Firenze ai fini di tutto ciò che concerne i concorsi organizzati dall’Associazione (compresi servizi fotografici nel giorno della Premiazione) e alla corrispondenza anche elettronica fra l’Associazione e concorrente. Ogni concorrente può chiedere la cancellazione dei propri dati, fermo restando che, se tale richiesta è effettuata prima della conclusione del concorso, ciò renderà impossibile la partecipazione al concorso stesso. La partecipazione al concorso implica la piena accettazione di tutte le indicazioni del presente bando. L’autore con la partecipazione solleva gli organizzatori da qualsiasi responsabilità. Al termine del concorso gli elaborati non verranno restituiti. Le opere dei partecipanti rimarranno proprietà intellettuale dell’Autore. Con l’iscrizione al presente concorso ogni partecipante rilascia ampia liberatoria per la diffusione di immagini proprie e testi personali, qualora pubblicati o inseriti su internet, senza richiedere, né ora né mai, compenso di alcun genere. Consente che i dati personali sensibili acquisiti siano conservati e trattati nel rispetto del D.Lgs.196/2003. SCHEDA DI ISCRIZIONE Nome: _____________________ Cognome: __________________ Via: _______________________ Civico: ____________________ C.A.P.: ____________________. Città: ______________________ Provincia: ___________________ Tel: _______________________ Cell.: _______________________ Email: _____________________ Data di nascita: ______________ Titolo poesia/e: ___________________________________________ Accetto che ai sensi del Regolamento UE 2016-679, i miei dati siano utilizzati ai soli fini promozionali. In qualsiasi momento potrò richiederne l’aggiornamento e/o la cancellazione. (In caso di iscrizione operata da soggetto diverso dall’autore, lo stesso dichiara – sotto la propria responsabilità – di possedere idonea autorizzazione dell’avente diritto e di non ledere diritti di terzi). Tratto da Comunicato UICI n. 49 del 04-05-2023 La grande fuga dei volontari: -15,7% rispetto al 2015 L'Istat ha presentato i primi dati del nuovo Censimento del non profit. Al 31 dicembre 2021 le istituzioni non profit impiegano complessivamente 870.183 dipendenti e 4.661.270 volontari. I dipendenti sono cresciuti del 10% rispetto al 2015 mentre i volontari sono in calo del 15,7% rispetto al 2015. Il numero delle organizzazioni invece è aumentato dell’8,1% dal 2015. Al 31 dicembre 2021 le istituzioni non profit attive in Italia impiegano complessivamente 870.183 dipendenti e 4.661.270 volontari. I dipendenti sono cresciuti del 10% rispetto al 2015 mentre i volontari sono in calo del 15,7% rispetto al dato del 2015. Il numero delle organizzazioni invece è aumentato dell’8,1% dal 2015. Sono questi i primi dati salienti del Censimento permanente delle istituzioni non profit realizzato dall’Istat fra marzo e novembre 2022 e resi noti oggi. Verranno rilasciati invece nel corso del 2023 i dati definitivi del Censimento in base al Registro statistico delle istituzioni non profit (aggiornato al 31/12/2021), come pure le sezioni più specifiche relative al ruolo del non profit come volano di innovazione (indagato per la prima volta), le attività svolte dalle INP e i loro destinatari, le dimensioni economiche, le reti di relazioni, la comunicazione e la raccolta fondi, l’innovazione sociale, la responsabilità sociale, la digitalizzazione e le conseguenze provocate dalla recente emergenza sanitaria da Covid-19. La rilevazione campionaria (la seconda realizzata sul non profit) ha coinvolto 110mila istituzioni non profit, quindi circa un terzo dell’intero universo, con un tasso di risposta del 61%. Qui la diretta dell'Istat. Le dimensioni strutturali Le 363.499 istituzioni non profit presenti in Italia hanno una distribuzione territoriale piuttosto sbilanciata: oltre il 50% è attivo al Nord, il 22,2% al Centro, il 18,2% al Sud e il 9,4% nelle Isole. Se però guardiamo ai dipendenti, la concentrazione territoriale è ancora più evidente: per il 57,2% sono impiegati nelle regioni del Nord contro il 20,0% del Mezzogiorno. La forma giuridica che raccoglie la quota maggiore di istituzioni (85,2%) resta l’associazione, seguono le INP con altra forma giuridica (8,4%), le cooperative sociali (4,1%) e le fondazioni (2,3%). Quanto al settore di attività, quello prevalente è lo sport, che raccoglie il 32,9% delle istituzioni non profit d’Italia, una su tre. Seguono i settori delle attività culturali e artistiche (15,9%), delle attività ricreative e di socializzazione (14,3%), dell’assistenza sociale e protezione civile (9,9%): complessivamente quasi tre istituzioni non profit su quattro (il 73%) sono attive in quattro aree. Se guardiamo alla distribuzione del personale dipendente, invece, le cose si ribaltano. Essa si concentra in pochi settori: assistenza sociale e protezione civile (48,4%), istruzione e ricerca (15,0%), sanità (11,9%) e sviluppo economico e coesione sociale (11,4%). Insieme, i dipendenti di questi quattro settori sono l’86,7% del totale, quasi nove addetti su dieci. I volontari Il 72,1% delle istituzioni non profit attive nel 2021 si avvale dell’attività gratuita di 4,661 milioni di volontari: per il 57,5% sono uomini e per il 42,5% sono donne. Il dato segna un -15,7% rispetto agli ultimi dati disponibili riferiti al 2015, con un calo di volontari più accentuato tra gli uomini che tra le donne. Le istituzioni che operano grazie al contributo dei volontari e i volontari stessi si concentrano nei settori delle attività culturali e artistiche, sportive, ricreative e di socializzazione, che insieme aggregano il 65,2% delle istituzioni con volontari e il 54,5% dei volontari. Le aree di intervento specifiche che, più di altre, “attirano” il contributo dei volontari sono l’ambiente (conta su volontari l’86% delle istituzioni attive nel settore contro una media nazionale del 72,1%), le attività ricreative e di socializzazione (85,6%), la filantropia e promozione del volontariato (84,6%), la cooperazione e solidarietà internazionale (83,1%) e l’assistenza sociale e protezione civile (78,3%). L’orientamento a destinatari con disagio Se l’86,5% delle istituzioni non profit attive nel 2021 è impegnato in attività rivolte alla collettività in generale e non a singoli individui, il 13,5% orienta la propria attività ed eroga servizi a categorie di persone con specifici disagi. Nel 2015 queste ultime rappresentavano il 21,7% delle INP, un cambiamento probabilmente dovuto anche alle conseguenze dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Fra chi opera per segmenti di popolazione con un bisogno specifico, oltre la metà si dedica a persone con disabilità fisiche e/o intellettive. Considerando le diverse categorie sociali con situazioni di fragilità, vulnerabilità o disagio, infatti, il 55,8% delle INP si occupa di disabilità fisica e/o intellettiva, il 32,9% di persone in difficoltà economica e/o lavorativa, il 31,2% di persone con disagio psico-sociale, il 25,3% di persone vulnerabili, ad esempio in condizione di solitudine o isolamento. In questo ambito è interessante rilevare che se il 17,8% delle INP italiane rivolge un’attenzione particolare ai minori di 18 anni fra quelle che si rivolgono a tutta la popolazione, questa percentuale sale al 26% tra quelle che orientano le proprie attività a categorie con specifico disagio. Rispetto alla popolazione anziana, invece, essa è un target di riferimento per il 5,5% delle istituzioni non profit orientate alla collettività e del 13,1% delle INP orientate al disagio. Gli stakeholder Nel 2021 nove INP su 10 (89,3%) hanno strutturato “relazioni significative” con i diversi soggetti che possono essere sia persone fisiche sia soggetti istituzionali, quali Istituzioni (pubbliche o private), gruppi o imprese. Gli stakeholder più coinvolti sono i soci (lo fanno il 70% delle INP), i volontari (47,4%) e i destinatari delle attività (46,5%); più bassa la quota delle istituzioni che indicano di avere rapporti con i lavoratori retribuiti (14,2%) e con i donatori (10,2%). Rispetto agli stakeholder istituzionali, il 36,1% delle INP nel 2021 ha intessuto relazioni con le Regioni e gli Enti pubblici locali, mentre con altri soggetti come Scuole, Università ed Enti di ricerca hanno dialogato il 15,8% delle INP. Seguono Ministeri, Enti, Agenzie di Stato (10,9%) e Aziende sanitarie locali, ospedaliere o di servizi pubblici alla persona (9,3%). In ambito privato, le INP hanno costruito reti con altri soggetti del settore (19,9%), Enti religiosi (12,2%) e con imprese private (8,1%). Più dei due terzi delle istituzioni interessate (77,2%) hanno consultato i propri stakeholder per la definizione delle proprie attività e circa metà delle istituzioni ha inoltre progettato (53,7%) e realizzato progetti (47,9%) con i diversi soggetti coinvolti. Anche il coinvolgimento dei destinatari nella definizione delle attività (52,3%) conferma la crescente importanza della partecipazione dei beneficiari al processo di offerta dei servizi ad essi dedicati dalle INP. Infine, emerge il ruolo dei volontari convolti da metà delle INP (49,7%) oltre che nella realizzazione delle attività, anche nella progettazione delle stesse. Emerge inoltre il ruolo delle imprese private nel finanziamento delle attività con un valore (31,7%) non molto distante da quello dei Ministeri (34,6%) o delle Regioni ed Enti locali (33,7%). La tecnologia Nel 2021, il 79,5% delle INP italiane ha utilizzato almeno una tecnologia digitale: il dato sembra buono, peccato che a guardarci dentro la tecnologia sia sostanzialmente la connessione internet. Solo tre INP su 10 (35,5%) hanno utilizzato le piattaforme digitali, mentre il 28,0% si è avvalso di applicazioni mobile, il 9,8% ha acquistato servizi di cloud computing e il 2,1% delle INP digitalizzate ha adottato almeno un dispositivo relativo all’Internet delle Cose (IoT), alla robotica, alla stampa 3D e alla blockchain. Una quota ridotta di INP, pari allo 0,9%, ha utilizzato tecnologie e/o strumenti per analisi di big data. Una su tre tra le INP non digitalizzate (pari tuttavia al 20,5% del totale) addirittura afferma che non ritiene necessaria l’adozione di tecnologie digitali per lo svolgimento delle proprie attività. Tratto da Vita.it, scritto da Sara De Carli Il poeta Arminio: «Volontari, la meglio gioventù» «Che bella gioventù. È ora di darle spazio», dice il poeta e paesologo Franco Arminio. «Dobbiamo creare per i giovani cornici che permettano loro di scaricare la carica vitale. È sbagliata la cornice in cui li mette la società, non sono sbagliati loro». E sull'ambiente: «Non possiamo abitare solo le coste o le città. Dobbiamo ripopolare le colline e le montagne: dobbiamo prendercene cura» 14 le vittime, 26mila gli sfollati. Oltre 40 i comuni coinvolti nell’emergenza alluvione in Emilia Romagna. Eppure «mi colpisce l’entusiasmo delle persone, la gente sorride, e questo fa onore alla Romagna», dice il poeta e paesologo Franco Arminio. Sacro Minore, è il titolo del suo ultimo libro. (Einaudi, pp-160). In pochi sanno guardare ai luoghi come Arminio, quindi alla natura. E le immagini che arrivano dalla Regione ci obbligano a delle riflessioni, Arminio le ha messe in poesia. «Sono cose magnifiche gli abbracci», ha scritto in una poesia pubblicata sulla sua pagina Facebook. «E gli oggetti e le care abitudini a cui non si fa caso. Noi siamo comunque in grado di gioire, di ravvivare il sogno di essere qui quando una ferita comune ci attraversa. L’acqua si prende la casa e la porta fuori, espone in un salotto alla rinfusa il divano e il frigorifero, i libri e l’acqua minerale. Un albero si spoglia dei suoi frutti, si arrende alla pioggia rovinosa uscita dal bicchiere e altrove è guerra e si spara in terra e in cielo e il piccolo destino di noi tutti è un cane affogato, una strada da attraversare a nuoto, un pezzo di montagna che sembra formaggio sul fuoco. Ci voleva il fango per sentire che noi siamo acqua nell’acqua e il mondo è un monolocale all’aria aperta. Se questo tempo ci disonora col suo chiasso vano, che nessuno mai più smetta di covare il sogno di un altro mondo, che nessuno ci sia mai più lontano». Non possiamo più girarci dall’altra parte o far finta di non vedere: i cambiamenti climatici esistono. «Stiamo continuando su questo modello di sviluppo», spiega Arminio a VITA, «fondato sull’economia, sulla carriera individuale, sull’aumento del reddito. Come se ognuno dovesse tendere ad essere ricco per raggiungere chissà quale benessere. La casa in cui alloggiamo può essere piena di opere d’arte, piena di ricchezza, ma se arriva l’acqua è una casa in pericolo». Per questo bisogna guardare all’ambiente: «Ci vuole», aggiunge Arminio, «una premura maggiore per il bene comune. Uno sguardo ai fiumi, alle colline, ai paesi. Non solo in Romagna, ma in tutta Italia serve più attenzione». Servono politiche nuove a livello regionale, nazionale ed anche europeo: «politiche», spiega Arminio, «per favorire la distribuzione delle persone sul territorio. Oggi tutti vengono spinti verso le pianure, invece la crisi climatica ci dice che dobbiamo ricominciare a vivere anche le montagne, le colline, ci dice che dobbiamo prendercene cura. Non possiamo abitare solo le coste o le città». Di questi giorni di emergenza colpiscono le facce dei giovani che hanno scelto di diventare volontari. Colpiscono i loro corpi coperti di fango, le braccia con le pale in mano per liberare le strade. Di loro si parla tanto, spesso male, eppure: «è solo una questione di cornice», dice Arminio. «Se i giovani li mettono il sabato sera, davanti ad un bar, con un bicchiere in mano, questi ragazzi ti sembrano inerti, senza utopie. Ma non è così. Perché poi arriva una sventura collettiva e la voglia di dare una mano si scatena. Io credo che gli esseri umani non siano del tutto andati a male. Non siano del tutto bruciati. C’è un’utopia disoccupata, le scene che vediamo in Romagna, sono le stesse che abbiamo visto durante la frana ad Ischia. La questione vera è un’altra». Quale? «Creare cornici che permettano ai ragazzi di scaricare la carica vitale. La cornice in cui li mette la società di oggi li deprime, esalta i rischi peggiori». Tratto da Vita.it, scritto da Anna Spena RUBRICHE - SALUTE Biopsia liquida: potrebbe bastare un prelievo di sangue per consentire la diagnosi precoce del tumore Un semplice prelievo di sangue che anticipi la diagnosi di un tumore aumentando le possibilità di cura: è la prospettiva della biopsia liquida. Una mole enorme di informazioni, destinata ad aumentare: i tumori hanno sempre meno segreti perché oggi è possibile caratterizzarne le alterazioni una per una, grazie a tecniche di sequenziamento molecolare come il Next Generation Sequencing. In un prossimo futuro per ottenere moltissimi dati sul tumore basterà forse un prelievo di sangue, che in qualche caso potrebbe perfino consentire la diagnosi precoce: sono le prospettive della biopsia liquida, su cui la ricerca sta investendo moltissimo. SEMPLICE COME UN PRELIEVO. Il motivo è intuibile: la biopsia liquida può scovare il DNA tumorale circolante (o ctDNA) e se si dimostrerà che è possibile trovare gran parte dei "marcatori" di tumore così, non solo sarà più semplice identificarne le caratteristiche dopo la diagnosi senza sottoporre i pazienti a biopsie fastidiose e complesse, ma sarà possibile anche individuare i nuovi casi presto e bene con un esame del sangue assai più facile rispetto a radiografie, TAC o altri test. Oggi però non esistono kit diagnostici approvati ma solo protocolli sperimentali, come sottolinea Nicola Normanno, responsabile della Struttura di Biologia Cellulare e Bioterapie dell'IRCCS Istituto Nazionale Tumori – Fondazione Pascale di Napoli: «Alla diagnosi tramite biopsia liquida probabilmente arriveremo, ma ancora non è possibile perché per esempio se troviamo alterazioni molecolari dobbiamo sapere da quale tessuto abbiano avuto origine per fare una diagnosi, e tuttora non ci sono strumenti che diano certezze. Verosimilmente ci arriveremo, magari associando l'analisi di diversi biomarcatori». PROSPETTIVE PIÙ VICINE. A oggi l'applicazione più vicina della biopsia liquida è il monitoraggio dei pazienti perché per esempio si è osservato che trovare ctDNA in circolo dopo un intervento chirurgico e la successiva terapia si associa alla presenza di malattia residua e quindi a un maggior rischio di recidive. «Il dato è solido, ma non sappiamo ancora come utilizzarlo al meglio in clinica: si sta cercando di valutare per esempio se nei pazienti positivi alla biopsia liquida possa essere opportuno intensificare la terapia», dice Normanno. «La biopsia liquida viene già usata nelle sperimentazioni cliniche per stratificare il rischio dei pazienti dopo la terapia post-intervento chirurgico, ma ci sono ancora domande a cui rispondere: in chi è negativo, per esempio, la prognosi è migliore ma a volte si assiste comunque a ricadute perciò affidarsi solo ai risultati del ctDNA potrebbe non bastare. Può essere utile una biopsia liquida, invece, in pazienti metastatici nei quali il materiale biologico della biopsia standard non sia sufficiente: i dati dal sangue hanno una buona specificità nell'individuare biomarcatori del tumore e possono evitare di sottoporre il paziente a un'ulteriore biopsia. Nei pazienti metastatici seguire come cambia il ctDNA contribuisce anche a definire la prognosi, può aiutare a individuare la comparsa di resistenze e aiuta a dare un quadro migliore dello sviluppo della patologia». Tutte applicazioni al momento ancora "confinate" agli studi scientifici, ma che presto potranno arrivare in clinica perché anche in questo settore la ricerca va avanti molto rapidamente. Tratto da Focus.it, scritto da Elena Meli