Dietro il Sipario Febbraio 2021 Anno 18 numero 02 Periodico mensile di informazione e cultura a cura dell’U.N.I.Vo.C Sezione di Reggio Emilia Mensile realizzato in: Stampa in caratteri tipografici, CD in testo e audio, Stampa Braille e Stampa ingrandita. Mensile inviato ai Soci; alle Asl, agli Organi Istituzionali dello Stato; agli Enti Locali; alle strutture u.i.c., alle strutture U.N.I.Vo.C, Enti, Associazioni Varie e quanti ne fanno richiesta. Manoscritti e foto anche se non pubblicati non vengono restituiti. Per motivi tipografici, gli articoli possono essere adattati a dimensioni ottimali per la rivista. Gli articoli pubblicati rispecchiano l’esclusivo pensiero degli autori. Direttore Responsabile: Giuseppe Lateano Comitato di Redazione: Eugenio Colucci, Angela Colosimo, Francesca Guazzi, Daniela Sassi Direzione, redazione ed amministrazione: Reggio Emilia, Via del Consorzio 6/D, Tel 0522 430745 fax 0522 430745 – telefono 0522 435108 e-mail: univocre@virgilio.it Sito web: www.univocre.it Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia: n 1113 del 13 gennaio 2004 Stampa in caratteri tipografici, ingrandita e braille: Blu Società Cooperativa Sociale Contrada San Nicola snc - 87042 ALTOMONTE (CS) UFFICI: Via Grandi 47 - 42027 Montecchio Emilia (Re) Tel. 0522 1571119 - Fax. 0522 1840129 email: info@coopblu.it web: www.coopblu.it pec: blu@pec.coopblu.it U.N.I.Vo.C. , Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi Sezione Provinciale di Reggio Emilia Sede legale ed operativa: Via del Consorzio 6/D -. 42121 Reggio Emilia telefono e fax 0522 430745 - telefono 0522 435108 La rivista usufruisce dei contributi a sostegno dell'editoria speciale periodica per non vedenti e ipovedenti ai sensi del D.L. 23/10/1996, n. 542, convertito in Legge 649 del 23/12/96 – D.M. 70 del 15/05/2017 Caro amico, cara amica e stimate Autorità, da anni la nostra associazione provvede ad inviarti gratuitamente i nostri periodici. Per continuare a mantenere il servizio ti chiediamo di farci avere a mezzo email all’indirizzo: univocre@virgilio.it il tuo consenso a ricevere gratuitamente i periodici dell’U.N.I.Vo.C. sezione provinciale di Reggio Emilia. Ringraziamo tutti coloro che hanno mandato le autorizzazioni e invitiamo cortesemente tutti gli altri che non hanno ancora dato l’adesione a farcela avere. Per ulteriori informazioni ti preghiamo di chiamarci al numero telefonico 0522430745. Cordiali saluti. Il Presidente Eugenio Carlo Colucci BANDO SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE 2020 Servizio Civile Universale - “Nuove generazioni per l’informazione il sostegno e l’inclusione sociale” Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – U.N.I.Vo.C. Sez. provinciale di Reggio Emilia SCADENZA DOMANDE 8 FEBBRAIO 2021 h 14.00 Nell’ambito dell’ultimo bando per il Servizio Civile Universale l’Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi– Sezione Provinciale di Reggio Emilia è pronta ad accogliere 6 volontari presso la sede di Reggio Emilia (di cui 2 riservati a giovani con difficoltà economiche) e 4 volontari presso la sede di Montecchio Emilia per l’esecuzione del programma di intervento “Nuove generazioni per l’informazione il sostegno e l’inclusione sociale”. Requisiti necessari per la partecipazione: • Età compresa tra i 18 e i 29 anni non compiuti; • non aver ricevuto condanne; • non appartenere alle forze di polizia o ai corpi armati; • non aver già prestato il servizio civile nazionale/universale o averlo interrotto. Per presentare la domanda occorreranno: • lo Spid, per i cittadini italiani residenti in Italia o all'estero (qui le istruzioni per richiederlo: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid). IMPORTANTE! Va attivato lo Spid con livello di sicurezza 2; • le credenziali da richiedere al Dipartimento, per i cittadini di Paesi appartenenti all’Unione europea o stranieri regolarmente soggiornanti in Italia (qui la procedura); • un curriculum vitae redatto sotto forma di autocertificazione (che riporta dunque la dicitura: "Il sottoscritto ... ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute negli articoli 46 e 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci ai sensi dell’articolo 76 del predetto D.P.R. n° 445/2000, sotto la propria responsabilità, dichiara ...") con allegato il documento di identità. La domanda di partecipazione scadrà lunedì 8 febbraio alle ore 14.00; è possibile presentarla esclusivamente online attraverso la piattaforma Domande on Line (DOL), disponibile al link https://domandaonline.serviziocivile.it Alla nostra Sezione è stato assegnato un progetto: • Progetto 4 Città senza confini: il nuovo volto del volontariato (6 volontari a Reggio Emilia + 4 volontari a Montecchio Emilia); Alla sezione provinciale U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia sono stati riservati 2 dei 6 posti disponibili a giovani con difficoltà economiche (soglia inferiore o pari a 10.000 euro). È necessario attestare l’effettiva appartenenza del giovane alla categoria individuata presentando il documento ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). Si raccomanda un’attenta lettura del bando e della scheda sintetica del progetto per il quale ci si vuole candidare! 1. Per accedere al bando: https://www.serviziocivile.gov.it/media/757821/bando-ordinario_2020.pdf 2. Per accedere alle schede sintetiche dei progetti: https://www.uiciechi.it/serviziocivile/progetto4.asp I volontari selezionati stipuleranno un contratto con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile, che provvederà a erogare un compenso mensile. Vi aspettiamo per condividere con voi un’esperienza che vi permetterà di avvicinarvi alla realtà delle persone cieche e ipovedenti, di rendervi utili, arricchirvi umanamente e acquisire nuove competenze! Per qualsiasi informazione potete contattarci ai seguenti recapiti: Tel. 0522/430745 Mail univocre@univoc.org Sito http://www.univocre.it/ 5 PER MILLE Caro amico, cara amica, Se credi nei valori della solidarietà, dacci una mano! Cinque per mille in favore di U.N.I.Vo.C. – Onlus Unione Nazionale Italiana volontari Pro Ciechi Tel. e fax 0522-430745 E-mail: univocre@virgilio.it Sito Web:www.univocre.it Esercitare il tuo diritto alla solidarietà non ti costa nulla! Con la tua firma lo Stato destinerà il 5 per mille a U.N.I.Vo.C. Scrivi nell’apposito spazio della tua dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale: 91090120352 Tale scelta non determina maggiori imposte da pagare ma è un prezioso gesto a sostegno dell’associazione! Cordiali saluti. Il Presidente Eugenio Carlo Colucci LE NOSTRE CONVENZIONI 1. convenzione A.C.L.I. per dichiarazione dei redditi 2. XIV soggiorno climatico marino 2020 1. CONVENZIONE A.C.L.I CON U.N.I.VO.C CAF ACLI SRL, con sede legale in Roma, Via G. Marcora 18/20 Codice Fiscale e Partita Iva n°04490821008, n. iscrizione albo CAF 00035, qui rappresentata da Paolo Conti, in qualità di Direttore Generale; PREMESSO CHE CAF ACLI SRL fornisce i propri servizi di assistenza fiscale a tariffe convenzionate, nel rispetto dei dettami delle vigenti disposizioni normative per quanto concerne la correttezza dei dati inseriti e la tutela della privacy. Per i servizi oggetto della presente convenzione esiste una regolare copertura assicurativa per tutte le tipologie di errore imputabili a CAF ACLI. CAF ACLI svolge la propria attività di Assistenza Fiscale, su tutto il territorio italiano attraverso le proprie società convenzionate (Acli Service). I SERVIZI COMPRESI NELLA PRESENTE CONVENZIONE SONO: 1)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730; 2)Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. UnicoPF e Quadri Aggiuntivi; 3)Consulenza su adempimenti IMU/TASI; 4)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 5)Redazione Mod. Red/Invciv; 6)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 7)Assistenza dichiarazione di Successione. Ciò premesso si conviene e stipula relativamente ai servizi offerti quanto segue: I SERVIZI EROGATI A CARICO DEGLI ASSOCIATI CHE ADERISCONO AL SERVIZIO DI ASSISTENZA FISCALE Consulenza e compilazione dichiarazione dei redditi Mod. 730 o Mod. Unico PF Il servizio prevede la consulenza, l’elaborazione e la stampa della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 con comunicazione al contribuente del risultato contabile; contestualmente verrà archiviata digitalmente una copia della documentazione necessaria per l’apposizione del Visto di Conformità, in ottemperanza alla normativa vigente. Le pratiche verranno elaborate e stampate, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati. L’erogazione del servizio potrà essere fornita presso la sede di Reggio Emilia di via Montefiorino 10/1 II.SERVIZI EROGATI ESCLUSIVAMENTE PRESSO GLI UFFICI DELLE SOCIETA’ CONVENZIONATE A CARICO DELL’ASSOCIATO CON TARIFFE AGEVOLATE 1) Adempimenti IMU/TASI Il servizio prevede il calcolo dell’Imposta Municipale Unica (IMU), della Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) e la relativa compilazione del modello F24 di pagamento delle imposte, l’elaborazione di Dichiarazioni o Comunicazioni ai fini IMU/TASI e il calcolo dei ravvedimenti operosi. Le pratiche verranno elaborate e stampate su richiesta del contribuente, sulla base di appuntamenti preventivamente fissati da un incaricato della società indipendentemente dalla predisposizione o meno della dichiarazione dei redditi da parte di CAF ACLI. 1) Elaborazione ISEE e servizi correlati (*Gratuito) Il servizio prevede l’elaborazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica, utile per il rilascio dell’Attestazione ISEE, in seguito alla presentazione di specifica documentazione. 2) Mod. Red/Invciv (*Gratuito) Il servizio prevede l’assistenza e l’invio telematico all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) di tali pratiche, personali o di propri familiari. 3) Adempimenti Contratti di Locazione Il servizio prevede la consulenza, l’assistenza per la stesura, l’analisi e la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate dei Contratti di Locazione (sia già esistenti, che di nuova redazione) e i relativi adempimenti. 4) Assistenza dichiarazione di Successione Il servizio prevede il supporto agli eredi per l’elaborazione e la presentazione formale della Dichiarazione di Successione, nonché di tutti gli adempimenti correlati alla predisposizione della stessa. Per accedere ai servizi erogati presso i singoli uffici delle società convenzionate, sarà necessario fissare un appuntamento chiamando la sede presente sul sito http://www.caf.acli.it/dove-siamo.html . MODALITÀ DI PAGAMENTO E COMPENSI I compensi relativi alle prestazioni presenti alla Sezione I: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico del dipendente della Società che stipula il presente accordo. Il pagamento andrà effettuato immediatamente al termine dell’erogazione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni forniti da Caf Acli: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 o Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF 2)Consulenza e compilazione Quadro aggiuntivo (AC-RM-RT-RW) Sono interamente a carico dell’associato univoc e la prestazione verrà regolata al momento della conclusione del servizio. I compensi relativi alle prestazioni alla Sezione III: 1)Adempimenti IMU/TASI; 2)Elaborazione ISEE e servizi correlati; 3)Redazione Mod. Red/Invciv; 4)Consulenza su adempimenti Contratti di Locazione; 5)Assistenza e compilazione Dichiarazione di Successione; sono a completo carico dell'utente ed il pagamento della prestazione andrà da questi effettuato a conclusione della prestazione a mezzo contanti, bancomat, assegno. I compensi relativi alle prestazioni oggetto della presente convenzione, sono espressamente indicati nella tabella denominata “ALLEGATO 1 – COMPENSI”. La convenzione ha durata di 1 anno e si intenderà concluso in data 31 Dicembre 2019, salvo la possibilità delle parti di prorogare ovvero disdire il contratto preventivamente a mezzo comunicazione via pec a cafacli@pec.caf.acli.it. Nel caso di aggiornamento dei compensi CAF ACLI invierà almeno 30 giorni prima della suddetta scadenza l'eventuale nuovo “ALLEGATO 1 – COMPENSI” che la società dovrà restituire debitamente firmato per accettazione entro il 31 dicembre. In caso contrario la convenzione si riterrà risolta di diritto. I corrispettivi per i servizi alla Sezione I e II: 1)Consulenza e compilazione Mod. 730 2)Consulenza e compilazione Mod. UnicoPF sono i seguenti: 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 singola; 30,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 fatto in modalità OnLine; 60,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione 730 congiunta; 45,00 € (iva inclusa) per ogni dichiarazione UNICO PF; 10,00 € (iva inclusa) per ogni Quadro Aggiuntivo (AC-RM-RT-RW); 12,00 € (iva inclusa) l’elaborazione del calcolo Imu e Tasi; A partire da 300,00 € per la Dichiarazione di Successione; A partire da 70,00 € per la redazione del contratto di locazione. P. CAF ACLI SRL 2. QUINDICESIMO SOGGIORNO CLIMATICO MARINO 2021 (dal 28 maggio al 19 settembre) L’U.N.I.Vo.C. sezione di Reggio Emilia organizza anche quest’anno il quindicesimo soggiorno climatico marino presso l’Hotel Mariù e Murano di Rivazzurra di Rimini, per un gruppo di 60/70 partecipanti. Al soggiorno possono partecipare i non vedenti ed i loro familiari ed i volontari U.N.I.Vo.C e loro familiari. Con sistemazione in camere doppie e/o matrimoniali, anche quest’anno siamo riusciti a contenere la retta giornaliera a; € 39,00 per persona in camera doppia periodo dal 28 maggio al 11 Giugno € 43,00 per persona in camera doppia dal 12 Giugno al 1 Luglio € 56,00 per persona in camera doppia dal 2 Luglio al 31 Luglio € 61,00 per persona in camera doppia dal 1 Agosto al 8 Agosto € 50,00 per persona in camera doppia dal 29 Agosto al 4 Settembre € 43,00 per persona in camera doppia dal 5 Settembre al 19 Settembre Per il terzo letto aggiunto sconto dal 10 al 30%. Per camera doppia uso singola è applicata una maggiorazione da €8,00 ai €10,00 al giorno. Aria condizionata supplemento di €4,00 per camera al giorno. I suddetti prezzi si intendono per una permanenza minima di 7 notti con trattamento in formula all-inclusive: -Ogni domenica aperitivo offerto in giardino alle ore 12,00 con stuzzichini -Prima colazione buffet (servito) dolce e salato -Pranzo sempre con menù a scelta tra carne o pesce, composto da primo, secondo con contorno e dolce + ad ogni pranzo è presente il buffet di insalate miste. -Cena sempre con menù a scelta composto da primo, secondo con contorno e dolce + ogni sera gran buffet di antipasti e verdure. -Bevande comprese (acqua, vino, coca cola e aranciata) -Uso gratuito di cassetta di sicurezza e TV in camera. -Servizio in spiaggia con ombrellone e lettino presso la Golden Beach. Per ottenere le tariffe sopracitate le prenotazioni dovranno pervenire ESCLUSIVAMENTE presso sezione U.N.I.Vo.C. di Reggio Emilia tel. 0522/430745 entro e non oltre il 10 Maggio p.v. a seguito di una caparra confirmatoria di €50,00 per persona, da versare sul c/c postale n. 24041584 intestato a U.N.I.Vo.C. – Onlus – Via del Consorzio n. 6/D – 42121 Reggio Emilia. Saldo al termine del soggiorno direttamente all’albergatore. E’ ORA DI RIPARTIRE!! VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!! N.B : 1- dalla quota di partecipazione è esclusa la tassa di soggiorno del comune di Rimini; 2- il pernottamento e la prima colazione saranno all’Hotel Murano mentre il pranzo e la cena saranno serviti presso la sala ristorante dell’Hotel Mariù (le due strutture sono parallele); 3- Si prega agli interessati di prenotarsi il prima possibile dato le disponibilità ristrette; 4- Si possono richiedere preventivi anche per amici e conoscenti, la struttura vi formulerà la migliore offerta possibile. Malattie ereditarie della retina: in Italia arriva voretigene neparvovec, prima terapia genica specifica L'agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità della prima terapia genica per il trattamento di una particolare forma di malattia ereditaria della retina, riconoscendole la piena innovatività. Si tratta di Luxturna (voretigene neparvovec), terapia innovativa indicata per il trattamento di pazienti pediatrici e adulti con perdita della vista a causa di una mutazione genetica in entrambe le copie (biallelica) del gene RPE65 e che hanno sufficienti cellule retiniche vitali. L’agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera alla rimborsabilità della prima terapia genica per il trattamento di una particolare forma di malattia ereditaria della retina, riconoscendole la piena innovatività. Si tratta di Luxturna (voretigene neparvovec), terapia innovativa indicata per il trattamento di pazienti pediatrici e adulti con perdita della vista a causa di una mutazione genetica in entrambe le copie (biallelica) del gene RPE65 e che hanno sufficienti cellule retiniche vitali. Le malattie ereditarie della retina sono un gruppo di patologie rare geneticamente determinate, che colpiscono bambini e giovani adulti e comportano una progressiva degenerazione dei fotorecettori della retina (coni e bastoncelli) con grave riduzione della capacità visiva nel corso degli anni. Le persone nate con mutazioni in entrambe le copie del gene RPE65 possono andare incontro ad una perdita quasi totale della vista sin dalla tenera età, con la maggior parte dei pazienti che progredisce fino alla cecità totale. Le distrofie ereditarie della retina rappresentano la principale causa di cecità nell’infanzia e nella età lavorativa. Le ricerche dimostrano che nei bambini la compromissione della vista e la cecità spesso causano isolamento sociale, stress emotivo, perdita di indipendenza e rischio di cadute e lesioni. UNA SINGOLA INIEZIONE PER AVERE UN MIGLIORAMENTO VISIVO - Il trattamento con una singola iniezione sottoretinica della terapia, in entrambi gli occhi, ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo e duraturo nel tempo (dati fino a 7,5 anni) della funzionalità visiva e della capacità di movimento nello spazio. Dati che vengono confermati dalla pratica clinica. “Questo avviene perché il gene difettoso porta all’alterazione del ciclo visivo e la degenerazione dei fotorecettori nel corso del tempo – ha spiegato Stanislao Rizzo, Professore Ordinario Oftalmologia Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore UOC di Oculistica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS– Grazie alla terapia genica si realizza il sogno di indirizzare il decorso della malattia migliorando il funzionamento delle cellule che ne sono responsabili, poiché il cuore di questo nuovo campo di ricerca è dato dalla correzione dei geni alterati che scatenano la malattia stessa. Voretigene neparvovec, in particolare, è un vettore virale modificato con una copia funzionante del gene RPE65, che introdotto nell’occhio con un’iniezione sottoretinica veicola l’informazione corretta nelle cellule retiniche malate.” UNA NUOVA PAGINA DELLA MEDICINA: CRUCIALE ORA INVESTIRE IN DIAGNOSTICA - La prima terapia genica nelle malattie retiniche ereditarie approvata in Italia rappresenta oggi una speranza di cura per quei pazienti con mutazione biallelica del gene RPE65 e le loro famiglie che non avrebbero altre opzioni terapeutiche a disposizione. Un percorso lungo che ha richiesto tanti anni di ricerca. Alla Clinica Oculistica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli sono stati trattati, ad oggi, 2 bambini. “Un anno fa, autorizzati da AIFA grazie al fondo del 5%, abbiamo trattato i primi due bambini in Italia ed i risultati sono stati evidenti già dopo pochi giorni dall’intervento con un marcato allargamento del campo visivo ed una riconquistata capacità di visione in condizione di scarsa luce – ha commentato Francesca Simonelli, Professore Ordinario Oftalmologia e Direttrice della Clinica Oculistica dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli – A distanza di un anno possiamo confermarne l’efficacia e sostenere che voretigene neparvovec rappresenta una reale opportunità per questi pazienti e per le loro famiglie, un risultato dal profondo valore scientifico e clinico poiché la sua efficacia è duratura nel tempo. Affinché tutto ciò non sia sprecato, dobbiamo essere in grado di individuare quanto più precocemente possibile i pazienti che possono beneficiare dei nuovi trattamenti”. Il riconoscimento dei sintomi, unito alla identificazione della mutazione del gene RPE65 attraverso il test genetico e alla verifica della quantità di cellule retiniche vitali, è funzionale non solo alla diagnosi della malattia ma anche alla valutazione della sua progressione e dell’eleggibilità del paziente al trattamento. Questa forma ereditaria di malattia della retina è progressiva, con gravissima invalidità anche nelle fasi molto precoci e pertanto di notevole rilevanza sociale sia perché si presenta con frequenza relativamente più elevata rispetto ad altre malattie rare, sia perché fortemente invalidante sul piano della formazione scolastica e dell’inserimento nel mondo del lavoro. “Molti aspetti della qualità della vita come il grado di autonomia, il benessere psicologico e l’abilità di relazionarsi agli altri sono fortemente determinati dalla progressione della patologia. – ha aggiunto Assia Andrao Presidente Retina Italia Onlus – La disponibilità di una terapia ha il potenziale di ridurre il notevole onere fisico, emotivo e finanziario che questa malattia ha sui pazienti e sulle loro famiglie, andando a migliorare le loro prospettive e qualità di vita.” UN’INNOVAZIONE IMPORTANTE PER PAZIENTI FINO AD ORA SENZA CURA – “L’approvazione di voretigene neparvovec da parte di AIFA rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma per medici e pazienti che fino ad ora non disponevano di trattamenti per questa grave forma di distrofia retinica – ha dichiarato Gaia Panina, Chief Scientific Officer Novartis Farma – In Novartis, reimmaginare la medicina significa migliorare la vita delle persone sostenendo l’innovazione, aprendo la strada a futuri trattamenti promettenti ed investendo in terapie avanzate. Questa nuova terapia è frutto di un percorso visionario che ha visto il pubblico ed il privato camminare assieme, coesi, verso la stessa direzione, motivati dal bisogno di dare risposte ai pazienti in un’area della medicina dove, fino a pochi mesi fa, risposte non ce n’erano.” Tratto da pharmastar.it Anticorpi monoclonali: uno scudo temporaneo anti-covid In attesa del vaccino, i farmaci a base di anticorpi monoclonali sembrano proteggere i pazienti ad alto rischio contagio dalle infezioni da covid. Medicinali a base di anticorpi monoclonali, molecole create in laboratorio e capaci di offrire una protezione immunitaria temporanea, sembrano proteggere dalle forme sintomatiche di CoViD-19 nei contesti a più elevato rischio di contagio, come le case di riposo dove vi siano già pazienti positivi. A darne annuncio in due diversi comunicati sono l'azienda farmaceutica statunitense Eli Lilly, che ha promesso di presentare presto i risultati in una pubblicazione in peer-review, e a stretto giro anche Regeneron, un altro colosso USA delle biotecnologie. DALLA CURA ALLA PREVENZIONE? Gli anticorpi monoclonali sono cloni cellulari ottenuti in laboratorio delle proteine più efficaci che il sistema immunitario mette in campo, in questo caso, contro il SARS-CoV-2. «Gli anticorpi monoclonali (mAb o moAb) sono immunoglobuline identiche, generate da un singolo clone di cellule B. Questi anticorpi riconoscono epitopi unici o siti di legame su un singolo antigene» spiega a Focus.it Giuseppe Novelli, professore di Genetica Umana all'Università di Roma Tor Vergata. «In medicina, gli anticorpi monoclonali hanno un ruolo sempre crescente negli ultimi anni soprattutto nel trattamento delle malattie autoimmuni, nel cancro e nelle malattie infettive (virus respiratorio sinciziale, infezioni da Clostridium difficile, Ebola e SARS-CoV-2). Sono progettati per riconoscere specificamente un unico, determinato antigene e si legano ad esso neutralizzandolo». Si tratta di farmaci molto costosi per ora usati in casi di emergenza nel trattamento precoce della covid, ma sono in molti a ritenere che possano essere impiegati anche come scudo anti-contagio temporaneo. DOVE PIÙ OCCORRE. Entrambe le aziende hanno condotto esperimenti in collaborazione con il National Institute of Allergy and Infectious Diseases statunitense. La Eli Lilly ha testato le capacità protettive del bamlanivimab, un farmaco già approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento precoce dei pazienti positivi che rischiano forme più gravi di covid. L'azienda ha allestito delle unità mobili con laboratori e staff sanitario organizzati su furgoni, che negli ultimi mesi ha spedito in diverse case di riposo degli Stati Uniti che avevano registrato focolai di contagio. Le unità su ruote si sono trasformate in centri medici provvisori per l'infusione del medicinale, che va somministrato per via endovenosa. Il pronto intervento ha dato risultati insperati, con una riduzione dell'80% delle infezioni sintomatiche tra gli ospiti e del 60% nel personale delle strutture. DATI INCORAGGIANTI. Lo studio ha coinvolto 1.097 partecipanti, 132 dei quali risultati positivi al coronavirus della CoViD-19 all'inizio della ricerca. Tra i soggetti rimanenti, 300 erano ospiti di case di riposo o altre strutture di lungodegenza; gli altri erano operatori con diverse mansioni. Nel corso della sperimentazione si sono verificati quattro decessi attribuiti alla covid, tutti nel gruppo dei residenti che avevano ricevuto un placebo: considerando il modo in cui il virus dilaga in questi contesti, si può notare un'estensione dell'effetto protettivo del farmaco anche tra chi non l'aveva assunto. RISULTATI SIMILI. I dati ancora in attesa di pubblicazione di Regeneron riguardano i primi 400 volontari di uno studio in corso, persone ad alto rischio di contagio perché residenti in strutture con pazienti positivi alla covid. Metà dei soggetti hanno ricevuto un placebo, l'altra metà 1,2 grammi degli anticorpi monoclonali casirivimab e imdevimab. Otto pazienti nel gruppo del placebo si sono ammalati, ma nessuno dei 186 volontari trattati con gli anticorpi ha contratto forme sintomatiche di covid. Questi ultimi sono risultati anche meno spesso portatori asintomatici del virus: nel gruppo di controllo sono stati trovati 23 positivi asintomatici, in quello curato con i farmaci soltanto 10 e comunque con un'infezione meno grave, durata mai più di una settimana e con una ridotta carica virale. PROTETTI DA SUBITO. Ospiti e personale delle case di riposo rientrano già tra i soggetti con priorità vaccinale contro la CoViD-19. Gli anticorpi monoclonali, quindi, non sono un'alternativa ai vaccini ma potrebbero essere uno strumento prezioso per proteggere queste fragili comunità quando si è già verificato un focolaio e gli ospiti non sono ancora stati vaccinati, oppure quando il vaccino non ha avuto tempo di agire. «Gli anticorpi monoclonali forniscono una strada alternativa per la prevenzione del COVID-19» chiarisce Novelli. «L'infusione passiva di anticorpi monoclonali come pre-esposizione o profilassi post-esposizione può offrire una protezione immediata dalle infezioni che potrebbero durare settimane o mesi. Le nuove tecnologie che modificano la regione Fc (una sua particolare porzione, ndr) dell'anticorpo per prolungare l'emivita degli anticorpi monoclonali possono fornire livelli potenzialmente protettivi per mesi, a seconda delle concentrazioni di anticorpi monoclonali richieste». «Sono importanti perché utilizzati nelle fasi precoce della malattia riducono come dimostrato recentemente di circa il 70% la mortalità e il ricovero ospedaliero. Quindi nella fase di una non completa vaccinazione, per esempio per mancanza dosi, potrebbero essere utili per una protezione temporanea». Tra la prima dose e il richiamo dei vaccini attuali, infatti, occorrono circa sei settimane affinché si stabilisca una protezione immunitaria pressoché completa. Ecco dunque che farmaci di questo tipo potrebbero rappresentare una risorsa immediata, anche per i pazienti immunodepressi che faticano a sviluppare una risposta immunitaria o non possono essere vaccinati. UN'ARMA IN PIÙ. Le due aziende chiederanno alla FDA un'autorizzazione di emergenza per l'uso di anticorpi monoclonali anche a scopo preventivo in contesti molto a rischio, mentre Regeneron è riuscita a riformulare i farmaci in modo che possano essere somministrati con una semplice iniezione, anziché un'infusione endovenosa. Tratto da focus.it L’INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO NON FA REDDITO. CONSIGLIO DI STATO, SENTENZA N. 07850, PUBBLICATA IL 10/12/2020 Care amiche, cari amici, richiamo l’attenzione sull’ultima sentenza del Consiglio di Stato in materia di disabilità, la n. 07850 del 10 dicembre 2020, che ribadisce il principio secondo cui la pensione d’invalidità e l’indennità di accompagnamento cat. INVCIV esulano dalla nozione di “reddito”, in quanto non costituiscono incrementi di ricchezza, ma vanno considerati come emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo o risarcitorio delle situazioni di disabilità. In particolare, i magistrati del Consiglio di Stato hanno sostenuto che l’indennità di accompagnamento, al pari delle altre indennità con la medesima finalità, non può essere valutata come un reddito, in quanto essa “unitamente alle altre forme risarcitorie serve non a remunerare alcunché, né certo all'accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un'oggettiva ed ontologica.... situazione d'inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale”. “Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com'è in uno svantaggio.... non determinano infatti una migliore situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tale situazione di svantaggio subìta da chi richiede la prestazione assistenziale e possiede i requisiti per accedervi”. Segue un breve riassunto dei fatti di causa. Veniva proposto ricorso contro il Comune di Parma, per l’illegittimità del Regolamento comunale n. 72/2018, che imponeva costi in compartecipazione, a carico dell’utente con disabilità, per la fruizione di interventi sociali e socio-sanitari. L’Amministrazione comunale, quindi, non si limitava a valutare la compartecipazione al “budget di progetto” in proporzione all’ISEE, ma - ai fini dell’ammissione alle prestazioni sociali e socio-sanitarie e della misura della loro corresponsabilità – applicava a carico dell’utente con disabilità un criterio economico aggiuntivo, che veniva individuato sulla base delle “entrate effettivamente disponibili”; in tal modo, addiveniva all’estensione in malam partem del concetto di “reddito”, considerando anche la pensione di invalidità cat. INVCIV e l’indennità di accompagnamento. Il ricorso veniva accolto, con l’ordine al Comune di Parma di annullare il Regolamento in questione. Per il Consiglio di Stato, infatti, l’ISEE resta l’unico parametro di valutazione della condizione economica del richiedente quale criterio selettivo per la fruizione di progetti sociali e socio-sanitari. Pertanto, l’ISEE rappresenta il “livello essenziale delle prestazioni”, con la conseguenza che le leggi regionali e i regolamenti comunali devono considerare vincolanti le sue prescrizioni, ai fini di progettualità di carattere sociale e socio-sanitario rivolte a persone con disabilità, escludendo le ulteriori entrate non calcolate ai fini dell’ISEE, come, ad esempio, la pensione di invalidità e l’accompagnamento. Al riguardo, ricordiamo che già nel 2016 il Consiglio di Stato aveva ampiamente argomentato la questione, pronunciandosi per ben tre volte in tali termini: “l’indennità di accompagnamento e tutte le forme risarcitorie servono non a remunerare alcunché, né certo all’accumulo del patrimonio personale, bensì a compensare un’oggettiva e ontologica, cioè indipendente da ogni eventuale o ulteriore prestazione assistenziale attiva, situazione d’inabilità che provoca in sé e per sé disagi e diminuzione di capacità reddituale. Tali indennità o il risarcimento sono accordati a chi si trova già così com’è in uno svantaggio, al fine di pervenire in una posizione uguale rispetto a chi non soffre di quest’ultimo e a ristabilire una parità morale e competitiva. Essi non determinano infatti una “migliore” situazione economica del disabile rispetto al non disabile, al più mirando a colmare tale situazione di svantaggio subita da chi richiede la prestazione assistenziale, prima o anche in assenza di essa. Pertanto, la «capacità selettiva» dell’ISEE, se deve scriminare correttamente le posizioni diverse e trattare egualmente quelle uguali, allora non può compiere l’artificio di definire reddito un’indennità o un risarcimento, ma deve considerarli per ciò che essi sono, perché posti a fronte di una condizione di disabilità grave e in sé non altrimenti rimediabile.” (sentenze n. 838, 841 e 842 del 2016). Del resto, in virtù di tale principio, ispirato ai criteri di proporzionalità di cui agli artt. 3, 38 e 53 Cost., il legislatore aveva riformato il DPCM n. 159/2013 (legge n. 89 del 26 maggio 2016, art. 2 sexies; cfr. circolare INPS n. 13/2016), escludendo dal reddito disponibile di cui all’art. 5 D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche in ragione della condizione di disabilità, laddove non rientranti nel reddito complessivo ai fini dell’IRPEF (Cons. Stato, Sez. III, n. 6371/2018). In conclusione, la sentenza del Consiglio di Stato n. 07850/2020 dichiara illegittima l’inclusione della pensione di invalidità cat. INVCIV e dell’indennità di accompagnamento tra i redditi utili, ai fini della valutazione di spettanza o meno degli interventi sociali e sociosanitari. Resta inteso, però, che – fuori dalle ipotesi espressamente contemplate - mentre l’indennità di accompagnamento non rileva mai ai fini reddituali, la pensione di invalidità potrebbe avere rilevanza, quale forma di reddito da valutare, per alcune specifiche prestazioni previste dalla legge. Due esempi, tra tutti, sono il cd “incremento al milione” delle prestazioni cat. INVCIV e il reddito di cittadinanza (cfr. le casistiche riportate all’interno del comunicato UICI n. 147/2020). In tali fattispecie, infatti, l’inclusione della pensione d’invalidità civile – e non anche dell’accompagnamento - tra i redditi rilevanti è dovuta al fatto che l’“incremento al milione”, il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza sono, a loro volta, dei trattamenti di natura assistenziale. Il testo della sentenza viene allegato al presente comunicato (all. 1). Vive cordialità. Mario Barbuto Presidente Nazionale Tratto da Comunicato UICI n° 9, scritto da Mario Barbuto RUBRICA- Sapori reggiani con le ricette di Nonno Pepi Chizze alla reggiana Ingredienti: 300 grammi di farina una noce di strutto 200 grammi di grana da pasto 40 grammi di burro acqua minerale gassata aceto (nel quale qualche giorno prima saranno stati immersi timo, salvia e rosmarino) Sale Esecuzione: amalgamare farina, metà del burro, strutto, acqua, aceto e sale. L'impasto dovrà risultare omogeneo e liscio. Tirare la pasta con la cannella, spalmarla leggermente di burro, ripiegarla e ripetere l'operazione ancora per 2 volte. Tirate una sfoglia piuttosto sottile. Formare delle chizze nella forma preferita (quadrate o rettangolari) e imbottirle di formaggio tagliato a fettine sottili. Friggerle in abbondante olio bollente o strutto.